La situazione sta davvero sfuggendo di mano. A chi pensava che il peggio sarebbe passato, tocca scontrarsi con la dura realtà: le persone sono matte.
Tutto questo odio e questo razzismo, dilaniato per colpa di un virus, è da scenario post-apocalittico alla Society, una celebre serie tv targata Netflix.
Con nuovo tweet che macchia le pagine web, sta volta a opera del consigliere di Pavia, Niccolò Fraschini, il Coronavirus si conferma la piaga che fa ammattire.
Dopo aver scatenato una bufera mediatica con le sue parole, il suddetto ha eliminato il post, ma dal web nulla si crea e nulla si distrugge. La parola online è per sempre. Il punto non è aver insultato a casaccio, ma contribuire ad alimentare una tendenza che il virus ha portato insieme alla febbre: l’ignoranza (e anche tanto odio). Questa tendenza, tuttavia, non viene solo dal Nord Italia, ma anche dal Centro e dal Sud. Gli italiani terrorizzati per il contagio, temono che i propri vicini possano arrivare per decimare la popolazione. E’ successo in Basilicata, che ha imposto una quarantena per chi arriva dal Nord. E’ successo a Ischia, dove una donna in un video invita i turisti padani a lasciare l’isola. Ci scandalizziamo perché alcuni stati europei hanno imposto misure di controllo per gli italiani, ma nel frattempo noi ci insultiamo a vicenda.
A cosa serve gridare “all’appestato”?
Essere contagiati da questo virus, anziché una sfortuna, sembra una colpa indelebile. Che grave macchia! Italia bel paese, dicevano. In questo momento, invece, pare solo il paese degli irrispettosi. Mentre spuntano come funghi tweet e video diffamatori, le persone contagiate stanno attraversando in silenzio una malattia. Non dev’essere rincuorante sfogliare le pagine del web e rendersi conto che dilaga la follia collettiva. Gente che s’insulta a vicenda, politici che strumentalizzano qualsiasi cosa per una manciata di voti, supermercati svuotati. Questo Coronavirus non è da sottovalutare, ma nemmeno da temere come se fosse arrivato il cavaliere dell’Apocalisse a mietere ogni passante che incontra. Un minimo di riguardo per chi sta male.
Temere di ammalarsi è assolutamente legittimo. Una sana e corretta profilassi è il miglior modo per evitare il contagio. Evitare di comportarsi come se la fine del mondo fosse ormai sopraggiunta è ridicolo. Sarebbe il caso di mostrare un po’ di solidarietà. In questo momento si denota solo una totale assenza di umanità reciproca.
Il Coronavirus porta soprattutto odio, odio, odio e ancora odio
E’ destabilizzante constatare che siamo portati così facilmente all’odio. Si denigrano i napoletani che non hanno contratto il virus. Si denigrano i lombardi che, invece, sono stati contagiati. Sembra quasi che l’intera regione sia diventata un lazzaretto o un manipolo di zombie infetti. Si odia chi parte per tornare a casa. Si odiano i cinesi, anzi si odia chiunque abbia gli occhi a mandorla o abbia fattezze asiatiche. I politici sono colpevoli di non aver fatto abbastanza. Addirittura si teme che il contagio arrivi per mezzo di oggetti. “UDITE, UDITE”:il Coronavirus si trasmette solo tra persone. Basta! Questa situazione è diventata paradossale, al limite del surreale. E’ diventato estenuante anche prendere atto della meschinità a cui gli italiani sono in grado di arrivare. Si specula e si giudica. Si sfoga la rabbia repressa. Ecco cos’ha fatto Fraschini, ha vomitato la sua frustrazione, usando il virus come scusa. Come lui, si possono citare molti altri personaggi che in questi giorni stanno facendo di peggio.
L’unico barlume di civiltà sono coloro che mantengono salda la propria intelligenza, preoccupandosi sinceramente della situazione, ma impallidiscono di fronte a tanto squallore. Questo articolo non vuole essere la fiera del qualunquismo. Se ne sono dette così tante, che pare inutile rincarare la dose. Il fatto è che non si è mai saturi né d’insultare, né di scagliarsi gli uni contro gli altri. Allora, qualsiasi corrente opposta è doverosa. Basta crocifiggersi a vicenda. Si sta utilizzando il virus per mascherare la tendenza all’odio, che nemmeno è così tanto velata.
La malattia è sotto controllo grazie a coloro che ogni giorno s’impegnano per risolvere il problema. Sono i malati ad avere la priorità. Tutte queste aggressioni verbali, con conseguente panico da contagio, sta mettendo in mostra il peggio dell’essere umano, anzi, il peggio dell’italiano medio. E’ il momento di darsi una calmata. Utilizziamo questa sfortunata circostanza per riflettere. Seriamente.
Antonia Galise