Questa è la storia di Rhea Bullos, l’undicenne filippina, che vince con le scarpette… fai da te.
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È di Balasan, e frequenta le elementari del suo paesino, povero come la famiglia, che non può certo permettersi di fornirle un paio di scarpe dell’ultima generazione. Quelle tutte colorate, ma soprattutto con i tacchetti, che aderiscono alla pista, senza traumi.
E allora come si ingegna la ragazzina? Agisce col fai da te.
Fascia dita e pianta dei piedi con bende, che compatta con del gesso, e poi ecco il colpo di bacchetta magica: prende un pennarello, e disegna sulle bende il baffo della Nike. Solo per il desiderio di non sentirsi inferiore alle altre.
È la terza figlia di una famiglia modesta. I suoi genitori, papà muratore e mamma casalinga, cercano di non far mancare nulla né a lei, né ai fratelli.
Le scarpe da ginnastica normali ci sono, ma quelle per la corsa, le chiodate, costano troppo. Anche se Rhea dice che non le vuole, e che corre scalza per scelta. Come anche gli atleti del suo team.
A raccontarlo è uno degli allenatori, Leone Azufra Tiosayco, che spiega:
“Abbiamo insegnato che si corre con le scarpe, ma loro comunque tendono a farlo scalzi”.
Il finale è da film, e chissà che qualcuno non ci pensi sul serio: Rhea vince, infatti, le finali di 400, 800 e 1500 metri della sua regione, il Visayas Occidentale. Un prodigio della volontà, oltre che del talento.
In pochi giorni le sue foto hanno fatto il giro del mondo, diventando virali, dopo essere state condivise sull’account Facebook dell’allenatore Predirick B. Valenzuela.
Dopo che il post è stato ricondiviso migliaia di volte, Rhea ha ricevuto un paio di Nike, oltre a delle calze e un borsone sportivo, dal SM Store della città di Iloilo. E, adesso, sogna di vincere ancora… non per forza scalza.