Trovato il corpo dell’attivista Homero Gomez. È stato gettato in un pozzo perché la sua riserva è un luogo d’interesse per i traffici dei narcos.
L’ultima volta è stato visto il 13 gennaio parlare con alcune persone di Ochampo (nello stato di Michoacan in Messico), non avendo avuto sue notizie la famiglia denuncia la sua scomparsa il giorno seguente. Da tempo ormai Homero Gomez era finito nel mirino dei cartelli locali, diventando vittima di minacce. Con la mobilitazione della polizia oggi si è scoperto il tragico destino. Il suo corpo è stato infatti ritrovato in un pozzo a El Soldato (Ochampo). La causa del decesso è asfissia per annegamento che lo avrebbe lasciato sfigurato e irriconoscibile, tanto da richiedere il test del DNA per accertarne l’identità.
Ma perché Homero si sarebbe ‘meritato’ questa terribile fine? Le autorità si sarebbero già messe in moto per rispondere a questa domanda, coinvolgendo nei loro interrogatori anche poliziotti locali. Tuttavia si delinea già una sequenza dei fatti abbastanza chiara. Da tempo ormai i narcos avrebbero diversificato le loro attività e i loro interessi. In particolare sarebbero entrati nel campo dell’agricoltura e del legname, attraverso tassazioni agli agricoltori e radendo al suolo intere porzioni di foresta, per fare spazio alle coltivazioni di marijuana. Questi nuovi traffici denunciati da Homero per il loro impatto ambientale, lo avevano reso celebre in tutto il paese.
Inoltre il parco naturale, Santuario de Mariposas Monarca El Rosario, creato da Gomez avrebbe potuto essere il prossimo obiettivo territoriale dei nuovi interessi dei narcos. Un punto importantissimo non solo per gli umani, ma anche per la migrazione delle farfalle monarca. Ogni anno questa specie, ormai in via d’estinzione, arriva nel santuario dal Nord America, trovando rifugio per tutto l’inverno. Con la morte del signore delle farfalle ci si chiede quale sarà il loro destino, ora che i narcos si sono rivelati una nuova temibile minaccia.
Anna Barale