No, esimio Dario Franceschini. Dico no a te ma lo dico anche a Zingaretti e alla ministra Lamorgese:
Recepire le annotazioni del Capo dello Stato sui decreti sicurezza, forzatamente timide visto il momento politico in cui sono state formulate, non basta.
Non sono soltanto le macroscopiche violazioni del diritto internazionale o le ridicole multe applicabili a chiunque salvi una vita in mare, e non è neppure l’usurpazione di poteri riservati alla Magistratura e nemmeno lo smantellamento di quel minimo di accoglienza che riuscivamo ad offrire a chi nel resto del mondo civile può usufruire delle protezioni umanitarie.
I decreti sicurezza vanno cancellati totalmente, polverizzati, obliterati e affidati alla dannazione della memoria di chi li ha concepiti e votati. Essi costituiscono, nello spirito, nella forma e nella sostanza, quel punto di non ritorno che sulle piste degli aeroporti indica quando non è più possibile fermarsi, o si decolla o ci si schianta. Un partito che si dice progressista non può in nessun caso volare verso un futuro di odio, di repressione e di illiberalità. Se non ci sono alternative meglio lo schianto, e staremo a vedere chi saranno i sopravvissuti.
Ma l’alternativa c’è, perché un po’ più di mezza Italia con quella robaccia inutile, pericolosa, ingiusta e fascistoide non vuole avere nulla a che fare.
Un po’ più di mezza Italia vuole sicurezza vera che riguardi l’incolumità fisica ma anche quella psichica, quella che abbiamo perduto con il solo scopo di ingrassare le urne elettorali di chi ha investito sull’odio e sulla paura.
Se c’è un punto davvero irrinunciabile da inserire nel contratto prematrimoniale con i 5 stelle è proprio questo, l’abolizione completa dei decreti sicurezza. Solo dopo si potrà chiacchierare di prescrizione, di autostrade, di numero dei parlamentari e di tutte le altre pinzillacchere che vi piacciono tanto.
Essere progressisti oggi significa dare vita a una idea nuova di società ed è come qualsiasi altra gravidanza, non si può essere incinta soltanto un po’.
Mario Piazza