Matteo Salvini conclude il processo di nazionalizzazione della Lega Nord all’hotel Da Vinci a Milano, in un Congresso nel corso del quale viene votato il nuovo statuto del partito: viene così ufficialmente legittimata la sua posizione di partito leader del centrodestra italiano
Poco prima di partecipare al Congresso della Lega Salvini pubblica l’immancabile post su Facebook, il social che registra fedelmente ogni suo movimento. Si tratta in questo caso di una foto che lo ritrae sorridente con un presepe in mano (regalatogli da un artista campano) accompagnata da queste parole:
“L’Italia è e deve rimanere profondamente cristiana, orgogliosa delle proprie radici e della propria storia. In Europa e nel mondo lo scontro è tra libertà e dittatura: abbiamo la missione di rappresentare idee che sono l’ultima ancora di salvezza per l’Occidente. In tanti contano su di noi, in tutto il Continente. Viva il Presepe, viva il Natale.”
Festeggia così la sua personale vittoria: si conclude infatti il progetto di nazionalizzazione del partito iniziato nel 2013 e oggi ufficialmente riconosciuto dai 500 delegati presenti al Congresso, tramite una votazione per alzata di mano che ne modifica all’unanimità lo statuto.
“Oggi è l’inizio di un bellissimo percorso, è il battesimo di un movimento che ha l’ambizione di rilanciare l’Italia nel mondo.”
afferma Matteo Salvini interrogato dai giornalisti prima della votazione, mentre stringe tra le mani il presepe, simbolo delle radici cristiane del suo paese, in quella che appare come una mossa tipicamente salviniana.
Si tratta di un’iniziativa che in questo momento ha un preciso peso politico: nelle ultime settimane infatti, secondo quanto riporta il sito YouTrend , tutti i partiti maggiori hanno registrato un calo, mentre avanzano i partiti minori (come per esempio Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni). Se infatti la Lega rimane comunque il primo partito in Italia, risulta ormai scesa al 31,2%, con un importante arretramento di -1,4% in sole due settimane e un -2,3% rispetto a novembre.
Non sorprende dunque che il leader del Carroccio sia corso immediatamente ai ripari per cercare di invertire questo trend negativo e riportare la Lega in crescita nei sondaggi. La strategia non è una novità, la nazionalizzazione del partito è infatti il progetto di punta di Matteo Salvini inaugurato a partire dal 2013, anno in cui viene eletto segretario. Si tratta inoltre di una strategia che dimostra già nel 2018 di essere vincente: il partito passa infatti grazie a Salvini dal 4% delle elezioni politiche del 2013 a circa il 30% (registrato nei sondaggi effettuati a dicembre di quello stesso anno).
Tuttavia non si tratta di un progetto di semplice realizzazione, né capace di essere portato a termine in un breve periodo. La Lega Nord nasce infatti nel 1991 dall’unione di numerosi movimenti indipendentisti del nord Italia e riesce a occupare un ruolo di rilievo all’interno del sistema politico italiano grazie alla carismatica leadership di Umberto Bossi. La quantità di movimenti indipendentisti in quegli anni cresce in maniera esponenziale a causa della riattivazione della frattura tra il nord e il sud, alimentata dalla crescente insoddisfazione per il sistema politico e per la scarsa qualità dei servizi offerti dall’amministrazione centrale.Le rivendicazioni di questi movimenti si basano in particolare su presunte differenze linguistiche, territoriali, identitarie ed etniche rispetto al resto della penisola. All’epoca viene infatti così motivata la fondazione della Lega sul giornale ufficiale del partito Lombardia autonomista :
“Oggi arriva solo il doppio tesseramento, lo possiamo concedere a Salvini. Siamo noi che concediamo non è lui che ci impone. Salvini non può imporci un cazzo lo diciamo con franchezza. La Lega non è un partito qualsiasi, ma una forza identitaria.”
Di fatto il nuovo statuto approvato segna la nascita di due diversi partiti: Una Lega Nord di pura facciata con Umberto Bossi nel ruolo di Presidente federale a vita e il partito di Salvini che come afferma Roberto Maroni (che non si è presentato al Congresso) in un intervista a Malpensa24 :
“Di fatto il nuovo partito, Salvini Premier, sarà l’unico legittimato ad operare sul versante politico. Due partiti: uno che corre, l’altro nel congelatore.”