Uno spostato xenofobo di estrema destra gira indisturbato per l’Europa. No, non è il titolo di un libro sulla vita da europarlamentare di Matteo Salvini. Stiamo parlando di Gregoir Moutax, 25enne francese, fermato al confine tra Ucraina e Polonia con il suo bel furgoncino.
Il giovanotto portava in macchina strani effetti personali: 5 kalashnikov, 5.000 proiettili, due lanciagranate anticarro, 100 detonatori e 20 passamontagna (è cosa arcinota che i passamontagna sono come i condom: non sia mai ti si rompe sul più bello ti tocca fare il palo, quindi meglio averne qualcuno di ricambio).
Io non posso fare a meno di immaginare Gregoir interrogato dalle autorità: “Signori, le armi nel Fiorino sono esclusivamente per uso personale! Un tirassegno qua, una caccia all’anatra là. Poi, come voi ben sapete, le anatre in Lorena mica sono come le vostre qui … nell’est? Ossute, rachitiche e senza sostanza? Da noi le anatre … sono pterodattili! Con un bel paté delle parti nostre ci campi bene dai tre ai cinque anni! Mica pizze e fichi? Fatti uno zabaione con un uovo d’anatra della Lorena, vedi poi come i trigliceridi assumo vita propria e chiedono la cittadinanza cantando la marsigliese!
Sono tante le cose che non tornano: questo equilibratissimo giovanotto come ci è arrivato a Kiev? Ci è venuto da solo o ce lo hanno mandato? Come ha fatto a contattare gruppi terroristici dell’est per commissionare le armi e pianificare attentati, e … soprattutto, la pecunia per giocare a G.I. Joe chi gliel’ha data? Non credo che quella sia merce che paghi in conto vendita o a cambialette a tre, sei o otto mesi! Nel tre ruote con cui ha attraversato mezza Europa c’erano armi serie, mica roba cinese? Parliamo di kalashnikov e lanciagranate, mica di caricatori usb, accendini che danno la scossa, pellicole per cellulari e giocatori dell’Inter?
Niente! Dopo il fattaccio e il video della cattura è calato sul caso un velo di mistero! Gregoir e il suo campionario sono spariti nel nulla. Nessuna traccia anche della bolla di accompagnamento.
Contraddittorie anche le interpretazioni dei francesi e degli ucraini: secondo la polizia di Kiev, il ragazzo era una seria minaccia, in quanto legato al terrorismo internazionale. Infatti – per i servizi ucraini – tra i suoi obiettivi c’erano anche i Campionati Europei di calcio, ma per i francesi è “solo” un innocuo operaio di una cooperativa agricola che arrotonda in armi perché vicino a gruppi neonazisti e xenofobi. Insomma, questo le armi le teneva ed era pronto a smerciarle, a chi e per cosa ancora non si è ben capito, però una cosa è certa: nell’Ape Car c’era una santa barbara della mado…ehm, da paura!
Io già vedo i messaggi sui muri degli autogrill della Lorena: Vuoi degli Uzi, dei kalashnikov, plutonio fresco di giornata? Chiama il xxxxxxx e chiedi di Gregoir, il tuo mercenario di fiducia. Nome in codice “Canna Doppia”. Pagamento anticipato.
Post Scriptum: per testate nucleari complete l’ordine va effettuato almeno 15 giorni prima. Il resto del missile sono cazzi vostri.
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Serve un Kalashnikov, un lanciagranate, dell’ artiglieria pesante o del materiale fissile? Chiama Gregoir Moutax
fonte foto Bonvi Sturmtruppen