Imparare facendo: questa la filosofia di John Dewey per insegnare ai bimbi attraverso l’esperienza e il prendersi cura di un vero e proprio orto.
Quando ero piccola ed in qualche occasione extra cittadina mi trovavo in campagna con mio padre, ci divertivamo a riconoscere i nomi delle piantine dell’orto e dei fiori. Imparavo a distinguere il melo dal pero, il pomodoro e il fiore di zucca.
Probabilmente altri bimbi non hanno avuto la fortuna di avere un padre cresciuto in campagna che insegnasse loro come distinguere la lattuga dalla bieta, ma per fortuna, il dottor John Dewey ha pensato e messo in atto una strategia pedagogica che avvicina i piccoli all’atto pratico delle cose e che si chiama Outdoor Education – Learning by doing –.
E se la crescita si basa sull’esperienza, allora perché non coinvolgere i bambini in attività concrete all’aria aperta?
Ecco che nel nord dell’Europa, in Svezia, Norvegia e Inghilterra, sono comparsi i primi asili green già negli anni ’90. Il centro svedese per l’Educazione Ambientale all’Aperto, educa dal 1993 i bimbi alla consapevolezza del mondo che li circonda, al rispetto dell’ambiente, proprietà di tutti.
A Parigi è in progetto la prima scuola della biodiversità, con tanto di orto sul tetto e parco per gli animali selvatici. A Londra invece, si disegna una scuola in riva al Tamigi in cui le serre sostituiranno le aule. Un piccolo orto scolastico di cui prendersi cura: i bimbi impareranno le tempistiche della crescita degli ortaggi, quando seminare, quando raccogliere i frutti.
A Copenhagen, la passeggiata nel bosco di una scuola danese, era già parte del programma scolastico negli anni ’50.
In Italia, le scuole steineriane fanno da anni la loro parte: i bimbi riportano a casa pane appena sfornato, cespi di lattuga, piccoli pomodorini cresciuti anche in città.
E nel bosco di Lanuvio, sui Castelli Romani, all’interno dell’azienda agricola “La casa di Pietro”, i bambini imitano i contadini e ne riproducono il lavoro, ricevendo i primi rudimenti di educazione ambientale.
Rispettare il mondo che ci circonda è la base del vivere civile: non deturpare, non sciupare, accudire e prendersi cura. Insegnamenti preziosi che formeranno (si spera) i cittadini migliori del domani.