Il sogno di ogni filologo: ritrovare una strofa inedita dell’autore più amato e studiato. Questa fortuna, stavolta, è toccata alla casa d’aste francese Art Valorem, che ha scoperto una strofa inedita della poesia Les Bijoux (I gioielli), una delle sei liriche contenute all’interno de Les Fleurs du mal (I Fiori del male) di Charles Baudelaire. I versi sono stati trovati all’interno di una prima edizione dell’opera, donata dall’autore all’amico Gaston de Saint-Valry nel 1857: a 162 anni dalla sua prima pubblicazione, una delle opere più universalmente acclamate dalla letteratura francese dimostra così di essere ancora viva e aperta a nuove interpretazioni, oltre che degna dell’interesse filologico finora suscitato nel suo primo secolo e mezzo di vita.
L’esistenza della quartina era comunque già nota allo studioso Yves-gérard Le Dantec, che nel 1920 aveva già tentato di convincere il proprietario del volume a renderla pubblica.
“Può essere che sia stato donato direttamente da Saint-Valry ai discendenti di questa famiglia. L’opera è rimasta per tutto questo tempo nella libreria della casa,” ha dichiarato la curatrice d’arte Myrtille Dumonteil, a proposito del prezioso ritrovamento.
Il volume sarà ora battuto all’asta e il suo valore è stimato tra i 60 e gli 80mila euro.
Il Dio, il Genio e la Bellezza: la quartina inedita
I quattro versi, aggiunti a mano dal grande poeta maledetto e destinati a cambiare l’interpretazione complessiva della sensuale lirica simbolista, recitano così:
Et je fus plein alors de cette Vérité:
Que le meilleur trésor que Dieu garde au Génie
Est de connaître à fond la terrestre Beauté
Pour en faire jaillir le Rythme et l’harmonie.
Una prima traduzione italiana possibile è la seguente:
E allora fui pieno di questa Verità:
Che il miglior tesoro che Dio concede al Genio
È conoscere a fondo la Bellezza terrestre
Per far sgorgare il Ritmo e l’armonia.
Agata Virgilio