La notizia viene dalla Scuola di salute pubblica dell’Università della Columbia, pare proprio che l’aspirina o meglio tutti i FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei) svolgano un effetto protettivo sui polmoni. La ricerca che afferma che l’aspirina protegge i polmoni dall’inquinamento è stata pubblicata su American Journal of Respiratory and Critical Care e si limita a riportare il fatto senza spiegarne il funzionamento ma ipotizzando che l’effetto antiinfiammatorio eviti ai polmoni l’infiammazione provocata dai picchi di inquinamento nell’aria preservando i livelli della funzionalità respiratoria.
Infatti la ricerca che annovera tra gli autori Andrea Baccarelli capo del Dipertimento di scienze della salute e ambientali e il ricercatore post-dottorato Xu Gao rispettivamente come autore anziano e autore corrispondente, è uno studio di coorte (studio osservazionale di un campione di persone, di solito ampio, spesso su un lungo periodo di tempo, in cui il ricercatore non compie alcuna azione) effettuato su un campione di 2280 veterani di sesso maschile nell’area di Boston.
Quindi che hanno fatto i ricercatori? si sono limitati ad osservare la relazione tra stato della funzionalità polmonare, livelli di inquinamento giornalieri fino a 28 giorni prima e assunzione di fans autoriportata dai soggetti. Essendo l’aspirina di gran lunga il FANS più utilizzato i ricercatori affermano che i loro dati riguardano essenzialmente l’aspirina, ma che varrà la pena indagare se come suppongono valga anche per gli altri antinfiammatori non steroidei. Va da se che come sempre quando si fa uno studio del genere i dati vengono tarati mettendo in conto i fattori che possono diversificare un soggetto da un altro, come l’abitudine al fumo.
Come dicevo il funzionamento non viene indagato, lo studio si limita ad osservare una correlazione, se confermato che l’aspirina protegge i polmoni dall’inquinamento questo non vorrà dire immergerci felici in nubi di smog, però dal momento che abbiamo fatto molto per migliorare l’aria delle nostre città e in parte ci siamo riusciti ma assistiamo a picchi sporadici dei livelli di inquinamento la disponibilità di un protettivo potrebbe rivelarsi utile in quelle occasioni.
Roberto Todini