L’Onu ha approvato una risoluzione, sollecitata dal Gruppo Lima, per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta indipendente e internazionale che indagherà su possibili violazioni dei diritti umani in Venezuela.
Il Gruppo Lima, di cui fanno parte diversi paesi latini tra cui Colombia, Perù, Brasile e Argentina, aveva sollecitato con insistenza l’Istituzione di una Commissione d’inchiesta sul Venezuela. Al fine di verificare se ci siano state o meno violazioni dei diritti umani.
Il 28 settembre, a Ginevra, il Consiglio dell’Onu per i diritti umani si è riunito per deliberare. La proposta è stata approvata dalle Nazioni Unite con 19 voti a favore, 6 contrari e 21 astenuti. Tra le astensioni spiccano altri due paesi latinoamericani: Messico e Uruguay.
La Commissione dovrà indagare “le esecuzioni extragiudiziali, le sparizioni forzate, gli arresti arbitrari, le torture e gli altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti” che si sono verificati dal 2014 in poi.
Nel testo della risoluzione è presente una condanna esplicita alla “repressione” e alla “persecuzione politica” in Venezuela.
A questo proposito si menzionano le 6.000 vittime scomparse in seguito ad operazioni di polizia dal 2018. Tale dato è contenuto nel report 2019 dell’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani Michelle Bachelete. Inoltre, la risoluzione esorta le autorità venezuelani a rilasciare tutti i prigionieri politici.
“Il Venezuela deve sottomettersi a una votazione internazionale tramite un meccanismo di responsabilità. Il dramma venezuelano non può continuare ad aumentare”.
Con queste parole si sono espressi i rappresentanti del Gruppo Lima durante il dibattito precedente alla votazione.
Un Paese diviso in due
In questi giorni, si sono tenuti a New York gli incontri della 74° Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rappresentanza diplomatica del Venezuela presso l’Onu era composta da due gruppi separati. Da un lato, la delegazione ufficiale, guidata dal Ministro degli Esteri Jorge Arreaza e dalla vicepresidente Delcy Rodriquez. Dall’altro, la delegazione dell’opposizione, capitanata da Julio Borges. Il capo consigliere per la politica estera di Guaidò. La presenza di due delegazioni mette ancor più in evidenza il fatto che il Venezuela è un Paese spaccato a metà.
Betty Mammucari