Ancora fuoco, ancora fumo nero: è un vero è proprio inferno ad Avellino. Questa volta a bruciare è la Igs di Pianodardine, situata nella zona industriale della città campana: un’azienda che produce componenti in plastica per batteria di automobili. L’incendio è divampato in maniera violenta, spaventosa. a ora di pranzo. Sul posto sono in questo momento impiegate diverse squadre di vigili del fuoco provenienti da tutta la Campania. La coltre di fumo è visibile da chilometri di distanza e in poco tempo ha raggiunto anche il centro cittadino. Non ci sono né morti, né feriti, né intossicati, ma la zona è stata evacuata in via precauzionale poiché diverse persone presenti hanno cominciato ad accusare difficoltà respiratorie e fastidi alla gola, compreso un vigile (ristabilitosi dopo l’intervento del 118, ndr).
Stato di emergenza
La nube nera come la pece sta oscurando il cielo di Avellino e non solo. Alla Igs sono arrivati i tecnici dell’Arpac, che stanno esaminando la tossicità dell’aria. L’incendio sarebbe potuto essere davvero fatale in quanto, a pochi metri dall’azienda, sorge un distributore di benzina, ma per fortuna i vigili del fuoco sono riusciti ad evitare che ciò accadesse. Dalla prefettura di Avellino Maria Tirone ha dichiarato lo stato di emergenza. Dopodiché il prefetto irpino ha convocato anche il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS). Tutte le aziende della zona hanno chiuso per precauzione. La situazione è davvero grave, anche perché sono presenti alcuni materiali altamente infiammabili, che hanno causato diverse esplosioni soprattutto all’inizio dell’incendio.
Cittadini chiusi in casa
L’avvertimento è arrivato dal sindaco Gianluca Festa: “I cittadini tengano cautelativamente chiuse le aperture verso l’esterno. Si raccomanda, altresì, di limitare gli spostamenti in luoghi all’aperto, salvo che per le emergenze”. Gli avellinesi sono terrorizzati. Sui social sono tantissime le immagini e i video, conditi da parole che esprimono paura, rabbia e rassegnazione. Proprio così, perché la Campania è devastata quotidianamente dai roghi tossici della Terra dei Fuochi che, a quanto pare, non bastano. “Ancora una volta ti hanno fatto piegare terra mia… Ancora una volta ti sei dovuta inginocchiare – posta un cittadino, M.M. ,su Instagram – Ancora una volta. Non mollare, terra mia, ti supplico”.
Pietro Colacicco