Tutti abbiamo un amico, un conoscente o un parente che su Facebook o nella vita reale ammorba gli altri con le solite quattro bugie del Fascismo. Le pensioni. I lavoratori. E la tredicesima. Per non parlare delle bonifiche. Se non lo abbiamo, allora, con buona probabilità, siamo noi.
Ispirato da una lettura estiva parecchio illuminante (“Mussolini ha fatto anche cose buone” di Francesco Filippi), ecco a voi un piccolo prontuario di emergenza di riferimento per le più celebri bugie del fascismo. Non sono pochi quelli che cadono nella nostalgia mussoliniana di un periodo (per loro fortuna) mai vissuto personalmente e, a volte, trattandosi di materie tecniche, non si hanno i riferimenti normativi e/o storici per controbattere. Ci sono poi i benaltristi, quelli che sminuiscono, come se il problema dell’Italia di oggi fossero i fascisti. Di fronte a una classe politica deludente, inoltre, il confronto sembra impietoso: Mussolini viene esaltato come il politico del fare, l’uomo che ha dato nuovo lustro all’Italia, alla sua economia, al suo esercito e alla sua storia nel mondo. Ma è andata davvero in questo modo? Qui sotto le tredici più eclatanti balle che, almeno una volta, abbiamo sentito a proposito di Mussolini e del fascismo.
1. “Mussolini ha dato le pensioni agli italiani”.
No. Il governo italiano adottò formalmente un primo sistema pensionistico nel 1895, sotto il governo Crispi, quasi trent’anni prima dell’avvento del fascismo. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, nel periodo delle agitazioni operaie, vi furono nuove riforme volte a mantenere la pace e a ricompensare lo sforzo bellico. La riforma fu corposa e l’adesione al sistema dei versamenti venne imposto per legge a tutte le aziende. L’ente che si occupava della previdenza era la Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali. Ah, il fascismo salì al potere solo tre anni dopo, a fine ottobre del 1922.
2. “Mussolini inventò l’INPS”.
Nì. Mussolini mise le mani sulla previdenza a cose già fatte: cambiò i vertici dell’ente e vi pose uomini di fiducia. Semplicemente, poi, affidò alla Cassa Nazionale funzioni prima già svolte da altri enti, come la gestione dell’assicurazione di disoccupazione involontaria o l’assicurazione per la tubercolosi. Perché concentrare tutto in unico ente? Facile. Per rendere più semplice il controllo dell’esecutivo. Ogni prestazione dipendeva dallo Stato e, quindi, dal partito fascista. Come ovvia conseguenza, quindi, ci fu l‘appesantimento della struttura e la sua inefficienza. Il colpo di genio, però, fu quello di ribattezzare la Cassa Nazionale in Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale, oggi Inps e oggi non più fascista, ovviamente. Il cambio del nome fu quindi propagandistico, per attribuire al regime decenni di conquiste sindacali e politiche.
3. “E la tredicesima?”
Nì. Nel 1937 la Camera delle Corporazioni fasciste varò un provvedimento per la concessione della “gratifica natalizia” agli impiegati dell’industria. Solo a loro: erano infatti il bacino della piccola borghesia italiana, da cui il fascismo aveva bisogno di attingere consensi. Dall’altra parte, però, la concessione portò con sé un appesantimento della normativa sugli straordinari. Si passò dalle 10 ore lavorative giornaliere alla possibilità di richiedere ai propri dipendenti 12 ore di lavoro, non rifiutabili.
Ad ogni modo, solo nel 1946 la tredicesima mensilità entrò a far parte dei diritti spettanti a tutti i lavoratori, senza distinzione di ruoli.
4. “Sì, ma comunque ha tutelato i lavoratori”.
No. Per rafforzare la lira, Mussolini impose il taglio delle retribuzioni di quasi tutte le categorie di lavoratori salariati quasi di un quinto. I lavoratori, poi, erano stati privati del diritto di sciopero e della rappresentanza sindacale, mentre il duce strizzava l’occhio ai grandi industriali che, grazie alle precedenti svalutazioni della lira, potevano acquistare materie prime economiche dall’estero a buon prezzo. Non male, per un politico che nacque socialista.
5. “E le bonifiche delle paludi?”
No. Bisogna premettere che la malaria è stata per secoli la piaga endemica dell’Italia. Mussolini vi vide una grande occasione per la propaganda del regime, in affinità con l’impero romano che aveva saputo a suo tempo rendere il territorio italico fertile, produttivo e sano. Nel 1923 Mussolini, insieme al ministro dell’Economia Serpieri, varò un sistema di espropri. Al Sud, però, i latifondisti lo rifiutarono con forza e Serpieri si dimise poco dopo, sconfitto. Nel testo del 1923, infatti, era prevista l’iniziativa dello Stato con il finanziamento di consorzi di bonifica, ma anche, e soprattutto, l’intervento privato. Mussolini ebbe anche un’altra alzata d’ingegno: investire l’Opera Nazionale Combattenti della missione. Nel 1927, poi, venne emanata la celebre legge Mussolini che molti oggi citano come pietra miliare del settore. Brutte notizie, anche in questo caso. La legge non era altro che una lista di impegni di spesa protratti nel tempo, almeno fino al 1960. Le cifre erano poi irrealistiche e spavaldamente ottimistiche.
Gli episodi di malaria, intanto, ebbero un andamento irregolare e la sparizione della malattia dal paese non va attribuita al fascismo, ma più che altro al DDT, importato dagli Usa. Da parte dell’Oms, la malaria venne infatti considerata sradicata nel nostro paese solo all’inizio degli anni Settanta.
6. “Il duce costruì le strade”.
No. Questa è tra le bugie del fascismo più solide, perché basata su un malinteso cronologico. Il concetto di autostrada in Italia arrivò sotto i governi Giolitti e Bonomi. Il primo tratto di autostrada in Italia venne inaugurato dopo un anno di governo Mussolini, nel 1923, ma come naturale prosecuzione di quelli che erano i progetti approvati dai suoi predecessori. In più, nel 1935, con l’aggressione all’Etiopia, il costo del carburante aumentò enormemente e questo spezzò tutti i sogni automobilistici degli italiani. La vera rivoluzione dei trasporti, infatti, arrivò solo negli anni Cinquanta.
7. “Mussolini cancellò la corruzione”.
No. I prefetti del tempo lamentarono fenomeni clientelari e ruberie per quanto riguardava i fondi destinati alla ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1930), così come per le forniture dell’esercito. Esisteva l’OVRA, la polizia politica del fascismo, che si occupava di spiare gerarchi e fedelissimi al duce. Lo scopo dell’organismo era però quello di accumulare materiale per il ricatto di amici e affiliati, non certo la rimozione di chi non si comportava in modo trasparente.
8. “Erano corrotti i funzionari, ma Mussolini no”.
E invece sì. Mussolini aveva propagandisticamente rinunciato allo stipendio, in compenso però accettava regali sostanziosi in denaro e immobili dal Senato, da città (come ad esempio la Rocca delle Caminate, ricevuta dalla città di Forlì) e pagava un affitto di una lira all’anno per risiedere a Villa Torlonia. Al momento della sua fuga, nel 1945, prelevò denaro dai forzieri della Banca d’Italia per assicurarsi la salvezza.
9. “Mussolini combatté e sconfisse la mafia”.
No. Le bugie del fascismo sono complesse e qui il contraddittorio potrebbe zoppicare. Effettivamente tra il 1924 e il 1943 i dati ufficiali riportano un sorprendente calo dei reati mafiosi soprattutto in Sicilia. Come riuscì il fascismo a ottenere questo risultato? Semplice. Venne vietato di dare notizia pubblica dei reati di mafia. Vennero drasticamente derubricati a reati comuni. Si nota infatti un aumento di rapine (non si poteva parlare di “estorsioni mafiose“) e di delitti d’onore (quando invece erano omicidi).
10. “Almeno però c’erano i conti pubblici in ordine”.
Nì. Qui si va sull’economia. Terreno impervio, ma scivoloso perché le bugie del fascismo rimangano in piedi. Effettivamente il 1925 è il fiore all’occhiello della propaganda fascista perché si raggiunse il pareggio di bilancio. In realtà, però, il pareggio non fu raggiunto grazie all’oculatezza fascista, ma semplicemente grazie al denaro tedesco versato come riparazione di guerra. Mussolini, quindi, si assunse meriti che non aveva. Nel 1923, lo stesso Giacomo Matteotti, poi barbaramente assassinato dai fascisti, aveva smascherato la recita mussoliniana sui conti pubblici e l’aveva definita “una favola per ignoranti”.
11. “Mussolini ha fatto rispettare l’Italia nel mondo conquistando nuove terre”.
No. La missione coloniale fu inefficiente, disorganizzata e sproporzionata rispetto agli obiettivi e ai mezzi. La guerra alla Libia durò dieci anni, fino al 1931, nonostante dall’altra parte vi fossero bande di guerriglieri isolati. La missione venne portata avanti senza rinunciare alla violenza gratuita sui civili.
La Somalia fu invece messa insensatamente a ferro e fuoco a un prezzo altissimo per le casse dello Stato e solo per soddisfare la sete di fama e gloria del gerarca de Vecchi. In Etiopia furono mandati 560 mila soldati, insieme a tre milioni di tonnellate tra armamenti e materiale bellico. In sette mesi di campagna militare si violarono molte delle basilari norme per la protezione dei civili, con l’applicazione di una strategia del terrore sui locali. Fate una ricerca Google su “Graziani il macellaio degli Arabi”: scoprirete cose che rimpiangerete di aver letto.
Tra le altre cose…
Per la prima volta nella storia, venne bombardata la Croce Rossa, per evitare che portasse aiuto agli etiopi o riportasse le atrocità di cui si stavano macchiando gli italiani. Generale dell’esercito era appena diventato un certo Pietro Badoglio, quello del famoso armistizio, che ordinò una serie di bombardamenti dal novembre 1935 al marzo 1936.
12. “L’esercito era fortissimo”.
No. Questa invece è tra le bugie del fascismo più facili da smontare. L’esercito italiano era disorganizzato, mal equipaggiato e guidato spesso da persone che erano state poste ai vertici per vicinanza al fascismo e non per competenza. La marina basava il suo funzionamento ancora su strategie ottocentesche, mentre le colleghe europee guardavano avanti. In Spagna, durante la guerra civile, Mussolini inviò oltre ai soldati volontari anche le truppe regolari, solo per non perdere la faccia nei confronti di Franco e dei golpisti. I fascisti italiani furono fermati dal battaglione Garibaldi, formato invece da antifascisti accorsi in Spagna in difesa della repubblica. Anche qui, i fascisti non persero l’occasione per concentrarsi sugli obiettivi civili. Pure l’Albania, già praticamente protettorato italiano, si rivelò un osso duro per Mussolini. Il fascismo, poi, coinvolse orgogliosamente il paese in una guerra che uccise 472000 italiani (dati del Ministero della Difesa, 1957), di cui un terzo civili.
13. “Le leggi razziali furono applicate solo per accontentare Hitler”.
No. Ben prima del 1938, durante le imprese africane, vennero pubblicate delle leggi simili nei toni e negli obiettivi a quelle antisemite. Si fa riferimento all’Ordinamento organico per l’Eritrea e per la Somalia, del 1933. Nelle colonie, i bianchi e i non bianchi dovevano avere frequentazioni sociali e riferimenti amministrativi separati. L’ipocrisia fascista emerse in tutta la sua forza, però, nell’aberrante trattamento riservato alle donne africane, molto spesso bambine, dai soldati italiani. Si fece largo l’orrendo concetto del diritto di conquista, che rendeva le “belle abissine” ricompense per i soldati italiani. Alla sola idea, però, anche lo stesso Mussolini impallidiva: ciò che lo preoccupava però non erano i soprusi portati avanti dai suoi uomini, ma il crescente fenomeno del meticciato. Le donne africane venivano inizialmente “protette” dall’istituto del madamato che, però, il duce si affrettò a estirpare, lasciando le donne alla mercé di soldati violenti.
BONUS “bugie del fascismo”: “I treni però arrivavano in orario”.
No. O meglio: non è dato sapere. Anche il trasporto pubblico, come tutta una serie di servizi e compiti affidati alla gestione dello stato, finì sotto la mannaia della legge del 1925 che puntava a controllare il contenuto dei giornali. Inadempienze e scandali di vario genere (dalla malasanità ai crimini irrisolti) venivano messi a tacere perché mettevano in cattiva luce l’operato del regime. La macchina delle fake news era quindi già attiva, pronta per confezionare le bugie del fascismo oggi tanto in voga.
La cosa che fa maggiormente riflettere su questo tema, come afferma anche Francesco Filippi con il suo libro “Mussolini ha fatto anche cose buone“, è il bisogno, tutto italiano, di dare nuovo lustro alla figura di Benito Mussolini. La presunta incapacità dei politici odierni fa brillare di una nuova luce Benito Mussolini e, inspiegabilmente, sono in molti a cadere nelle leggende metropolitane, nelle fake news e nelle informazioni approssimate che, grazie a Internet e all’analfabetismo funzionale dilagante, hanno trovato nuovi canali di diffusione. Mentre la Germania ha portato avanti, seppure a fatica, un grande processo di denazificazione, l’Italia non ha mai fatto pace con il suo passato. Ancora oggi, sono molte le persone che credono fermamente alle bugie del fascismo e alla bontà dell’azione mussoliniana per il nostro Paese e che, durante un pranzo di famiglia o un caffè tra colleghi, esclamano speranzosi “Eh, ci vorrebbe lui…”.
Se non lo facciamo già potremo sempre ricordar loro che l’apologia di fascismo è un reato. E potremo sommessamente aggiungere che stanno dicendo, tra le altre cose, un mucchio di cazzate.
Elisa Ghidini
Cara autrice, le consiglio di ascoltare il parente o l’amico perché non si sbagliano, mentre in questo articolo la realtà è stata alterata, omessa, piegata,
decontestualizzata e raccontata a metà. Se non si fida di amici e parenti, c’è sempre una ricca bibliografia italiana ed estera a disposizione. Si erudicsca!
Buongiorno Nicola,
mi segnali pure in quali punti precisi la realtà è stata omessa, alterata, piegata e decontestualizzata.
La leggerò con curiosità.
Ma si rende conto di raccontare frottole e non su Mussolini ma su un grande italiano come Primo Cesare Mori che scoprì per primo il terzo livello mentore di Falcone Borsellino e Dalla Chiesa i mafiosi in galera come don Calogero Bizzini oppure fuggiti negli stati uniti arrivo a sciogliere il pnf di Palermo per infiltrazioni mafiose accusò il generale Antonino Di Giorgio ministro della guerra ma come si permette lei di raccontare bugie su un uomo che mise in galera gli squadristi nel ventennio senza paure di ritorsioni guardi scriva quello che vuole di Mussolini si inventi pure che in ogni paese una scuola non la fece Giovanni Gentile ma non tocchi Primo Cesare Mori abbia la decenza
Che pena incappare in un ‘articolo ‘ di tal genere. Ma non me ne stupisco, visti i tempi “democratici”, per qualcuno, che caratterizzano la oramai discarica chiamata Italia. Cara signora vedrà presto il nostro paese bruciare.E brucerà per intero.Se ci fosse stato Lui………
Ps : ponga attenzione al tempo del verbo…..
Fabrizio non ho risposto su Mussolini in quanto anche io sono molto critico verso la deriva autoritaria del dopo periodo legalitario meno male che non ha parlato della scuola sennò avrebbe attaccato anche Giovanni Gentile la cosa che mi ha sconvolto di più e l’attacco frontale a Cesare Morì senza tra l’altro nominarlo che è stato il mentore più volte dichiarato da Falcone e molte volte da Borsellino che nella sua carriera di magistrato a Ferrara mise in galera degli squadristi e poi chiaramente non risponde….. Democraticamente
La realtà omessa è vergognosa colpisce non il duce ma Primo Cesare Morì scriva la verità su quello che il prefetto di ferro fece compreso lo scioglimento del pnf di Palermo per infiltrazioni mafiose le carceri erano piene i reati mafiosi azzerati o fuggiti in America o in galera come don Calogero Bizzini poi primo sindaco di Palermo repubblicana arrivò ad indagare il generale Di Giorgio ministro della guerra scoprì per primo il perzo livello per questo era l’esempio di Falcone e Borsellino ma lei continui pure a fare falsa informazione che vergogna
CREDO DI PIU’ ALL’AUTRICE DELL’ARTICO CHE ALLE CHIACCHERE E BECERIE CHE H.O SENTITO RACCONTARE DA I SOLITI “MALATI DI FASCISMO”..
UN ALTRO SPROPOSITO DEI NOSTALGISCI FASCISTI ERA CHE DICEVANO ” SE LA GUERRA FOSSE DURATA ALTRI SEI MESI AVREMMO AVUTO LA BOMBA ATOMICA.”
NON C’E MAI STATA UNA BOMBA ATOMICA TEDESCA, PERCHE A WARNEMUENDE NEL LAVORATORIO NON NON L’HANNO MAI SPERIMENTATA PERCHE HITLER NON AVEVA CAPITO LA SUA EFFICACIA.
MENO MALE CHE LA GUERRA IN EUROPA CESSO A MAGGIO 1945 E LE BOMBE ATOMICHE SUL GIAPPONE LE SGANCIARONO IN AGOSTO 1945 A GUERRA FINITA IN EUROPA. COSI “SE LA GUERRA FOSSE DURATA ALTRI SEI MESI” CIOE’ FINO A NOVEMBRE 1945, NEL FRATTEMPO GERMANIA E ITALIA SAREBBERO STATE BOMBAARDATE CON BOMBE ATOMICHE.
TUTTO QUESTO VISSUTO E I COMMENTI ODIERNI DEI NEOFASCISTI, MI FA COMPRENDETE QUANTO SIANO MENTALMENTE DEBOLE MOLTI ITALIANI
La realtà è che tante opere in essere appartengono ancora a quel tempo… e anche tante delle tasse che paghiamo oggi sono per opere già compiute da quel signore che gran parte delle persone non vogliono ricordare. Non sono un fascista ne’ tantomeno un totalitarista, ma la situazione che stiamo vivendo proprio adesso, ci dimostra come la democrazia è il benessere sfrenato ci stia uccidendo. Bisognerebbe essere capaci di riflettere oggettivamente .
Articolo PERFETTO: Grazie, Elisa.
Gentile scrittrice
complimenti per lo sforzo ma leggendo il suo articolo si evince molto chiaramente come,in ogni punto raccontato, compreso le virgole , la realta’ sia stata alterata , distorta, omessa nel tentativo di screditare quel periodo storico . Ci riprovi magari sara’ piu’ fortunata !
Le consiglio di documentarsi meglio raccogliendo testimonianze vere , fatti concreti e non pareri di chi ha ideologie diverse con l’intento di divulgare il falso !
In tante risposte date non emergono Neofascisti ,cosi definiti da qualcuno ignorantemente , ma solo persone erudite e con buon senso . Basta chiacchiere e becere come ha scritto qualcuno !!!! forse malato di comunismo ?! dovrei dire ! …. che pena certe affermazioni !!!! pertanto le lascio a chi non sa confrontarsi con contenuti adeguati !
Tornando a lei cara ELISA la saluto e la ringrazio !
A tutti quelli che hanno risposto che non è vero quello che è scritto nell’articolo, dico di “informarsi loro presso fonti veritiere ed attendibili”, prima di dire cazzate pro Mussolini, ed aggiungo anche che dovete ringraziare il cielo di non aver vissuto quella dittatura; Aggiungo che quando si controbatte una tesi bisogna farlo con documenti veritieri ed inoppugnabili alla mano e non sparando a vanvera che non è vero quello che dicono gli altri… Senza sapere e poter dimostrare un cz di niente!
In famiglia avevo ed ho diverse persone che quella “dittatura” la vissero, ognuno in modo diverso e con un giudizi diversi, ma anche chi lo cambiò totalmente e fece il partigiano, non ne parlò mai come qualcosa per cui avrebbe ringraziato il cielo di non aver vissuto.
Per quanto riguarda l’ “informarsi loro presso fonti veritiere ed attendibili” è un operazione estremamente facile se si va avanti con i paraocchi, i paraorecchi e con una propria idea predeterminata ed immodificabile. Cosa molto meno semplice se le fonti vengono approcciate con spirito critico e mente libera da preconcetti e pregiudizi.
Per fare un esempio semplice e breve, magari molti hanno studiato anni fa nelle scuole una storia che ci presentava imperatori romani come Caligola, Nerone e Domiziano come pazzi,crudeli ed incompetenti. La letteratura, l’arte, la cinematografia hanno alimentato e radicato ulteriormente questa visione nell’immaginario collettivo Le fonti su cui si basavano gli storici attuali erano per lo più scritti di personaggi che appartenevano alla classe senatoria, ostili a questi imperatori. Studi storici più recenti hanno in parte cambiato il profilo di questi imperatori anche basandosi su nuovi documenti. Probabilmente se le capitasse di leggere su un giornale, tra gli articoli di cultura, un pezzo che parlasse bene di Nerone o dell’inaugurazione di una nostra su di lui, penso che non avrebbe nessun problema, mentre ben altro atteggiamento avrebbe se non fosse Nerone, ma Mussolini. Vero? Perché?
Forse non riesce a vedere con la stessa obbiettività, fatti che sono forse ancora troppo recenti? Magari molti degli storici che reputa fonti attendibili e veritiere sono come quegli storici che facevano parte della classe senatoria ostili all’imperatore? Forse qualche documento interessante è ancora secretato o nascosto in qualche archivio ?
Il tipo di risposta ragionata che le sto dando richiede un pò più dei 3 minuti che dedicano i commentatori da bar che se la cavano con con giudizi netti o copia e incolla. Molto più tempo richiederebbe controbattere punto per punto, citando e indicando fonti di ciò che si afferma.
Se è interessato alla storia del ventennio, le posso sicuramente consigliare una bibliografia che potrebbe offrirle una storia un pò diversa dal solito.
IN QUESTO ARTICOLO SI E’ ALTERATO E OMESSO LA VERITA’ …..BENITO MUSSOLINI HA SICURAMENTE COMMESSO MOLTI ERRORI GRAVI E NON CONDIVISIBILI MA LA STORIA ,I FATTI,LE DATE NON SI POSSONO ALTERARE ,MODIFICARE CANCELLARE SOLO PER DIVERSA IDEOLOGIA PARLANDO A CASO…..
PUNTI 1-2-3 : il sistema del 1895 e La successiva riforma delle pensioni del 1919 mostravano inadeguatezza e poca regolamentazione , dal 1923 al 1941 il governo Mussolini lavora per la sua riorganizzazione :
1) viene introdotta una legge per la tutela delle donne e dei bambini sul lavoro.
2)assistenza ospedaliera per i poveri
3)assicurazione contro la disoccupazione
4)pensioni d’invalidita’
5)assegni familiari
6)cassa integrazione
7)pensioni di reversibilita’
8) la maternita’
9)ridotto il limite di eta’ per la pensione a 60 x gli uomini e a 55 per le donne
10)riduzione settimana lavorativa a 40 ore
11)straordinari pagati fino al 25%
12)nasce l’INAIL
13)nasce FINALMENTE L’NPS come oggi l’abbiamo ereditata.
NULLA DI TUTTO CIO’ ESISTEVA PRIMA ….ED OGGI TUTTI E DI TUTTI I COLORI NE HANNO DIRITTO. anche coloro a cui piace raccontare bugie !!!!
TREDICESIMA :si interviene ancora sull’incapacita’ del precedente governo ,esisteva, infatti,la cosi detta “gratifica natalizia” non obbligatoria di libero importo e di libera destinazione SOLO E SOLTANTO NEL 1937 diventa TREDICESIMA ovvero mensilita’ obbligatoria estesa a tutti i lavoratori nel 1946 ritirando fuori un “foglio” gia’ pronto dal cassetto del governo Mussolini.
PUNTO 4) MOLTO FALSO !!!!!!!!! MUSSOLINI NON taglio’ lo stipendio di quasi tutte le categorie ma SOLO E SOLTANTO degli impiegati statali fino al 35%,provvedimento preso a seguito della grande crisi mondiale del 1929 per evitare di gravare sul popolo con nuove tasse,stipendi che comunque in breve furono riadeguati al costo della vita.Si fondo’ inoltre un nuovo sindacato e s’ impedi’ scioperi inutili che portavano solo disordini!!!!
“strizzava l’occhio agli industriali?”…..forse aveva capito che il lavoro per tutti c’era grazie a loro,categoria ,quindi da tutelare e aiutare per il bene del popolo cosa che ancora oggi non si e’ capito…..basta seguire i fatti contemporanei !
PUNTO 5) BONIFICHE…. INNEGABILE SUCCESSO!!!!! !si ricorda la piu’ famosa nel mondo ,la bonifica dell’AGRO PONTINO “iniziata nel 1931,l’opera si porto’ a termine in pochi anni e dette lavoro a tanti provenienti da tutta italia che li ‘poi si sono anche stabiliti con le loro famiglie ,si realizzo’ 5 citta’,molte borgate,furono costruite infinite strade e canali edificati migliaia di campi,si getto’ cosi’ anche le fondamenta per sconfiggere la malaria ….. Senza tralasciare il fatto che a tutt’oggi il governo ne incassa le tasse !!!!!!
PUNTO 6) IL DUCE COSTRUI’ LE STRADE… ASSOLUTAMENTE SI, DATO STORICO E DI FATTO !!!!!! IL POCO costruito prima si mostrava caotico ,la rete non era organica e costruita con materiali scadenti!!!!! la rete autostradale fu ristrutturata ampliata e modernizzata con tecnici di livello mondiale come PIERO PURICELLI …si porto’ a termine una serie di progetti che il governo precedente aveva lasciato incompiuti e ne furono realizzati di nuovi come LA MILANO -LAGHI DEL 1925, LA NAPOLI -POMPEI 1929,LA TORINO- MILANO 1930,ETC….si realizzo’ una rete totale di circa 500 km.
Il governo Mussolini ristrutturo’ amplio’ e modernizzo’ anche la rete ferroviaria ,nel 1927 venne inaugurata la direttissima ROMA-NAPOLI 7 anni dopo la BOLOGNA-FIRENZE con la piu’ lunga galleria a binario doppio …sono opera di questo governo la stazione fiorentina DI S.MARIA NOVELLA e l’attuale stazione di MILANO CENTRALE.
NEL 1931 vennero inaugurati i primi treni popolari di terza classe a basso costo che consentirono la prima affermazione del turismo di massa e gli spostamenti per lavoro verso le fabbriche e gli uffici delle citta’…. in questo caso per la grossa affluenza alcune volte i treni presentavano dei ritardi e nessuno lo nasconde ritardi che invece non esistevano per le lunghe percorrenze….informatevi bene ! nel governo precedente ,lo stato delle ferrovie era assai degradato con tariffe troppo alte che deprimevano il traffico di merci e il trasporto di viaggiatori.Durante il governo MUSSOLINI si realizzo 10.528 km di rete ferrata !!!!! FATTI INNEGABILI !!!!!
PUNTO 7-8 CORRUZIONE …. Mi viene da ridere !!!!! come se il problema fosse solo per quel governo !!!!! ancora oggi esiste purtroppo….. !!!!! MUSSOLINI regalava il suo stipendio ai poveri nelle campagne senza nulla portare alla moglie DONNA RACHELE e per questo vi invito a fare un viaggetto a villa CARPENA e ascoltare le testimonianze di chi questi soldi li ha ricevuti in regalo ….ma… francamente ,se oggi un qualunque politico regalasse il proprio stipendio ai poveri sarei la prima ad offrire gratitudine !!!!!! prelevo ‘ denaro per la salvezza ? …. accusa assolutamente infondata senza alcuna prova evidente !!!! solo calunnie !!!!!
PUNTO 9 )MAFIA E POLITICA ….anche questo mi sembra un tema ricorrente nella storia del ns paese !!!!!
comunque in quel ventennio grazie a CESARI MORI detto il PREFETTO DI FERRO fortemente voluto da MUSSOLINI , ci fu una forte repressione del fenomeno e furono incriminati anche gerarchi fascisti di rilievo processati e condannati a pene severe ….OGGI I MAFIOSI SI SCARCERANO !!!!
10)1925 PAREGGIO DI BILANCIO !!!!!! FIORE ALL’OCCHIELLO, certamente ,che fu raggiunto proprio grazie all’oculatezza fascista poiche’ il denaro tedesco come riparazione di guerra non arrivo’ purtroppo ,la GERMANIA NON pago’ il suo debito, comincio’ a farlo solo NEL 1953 ,somma fortemente ridotta e finita di pagare ad ottobre del 2010 con un ‘ultima tranche di 69.9 milioni di euro e di questo si e’ parlato proprio durante le trattative con l’Europa per il covid-19, lo sanno anche i bambini dell’asilo !!!!!!
aggiungo le case popolari progetto FASCISTA attuato nel 1953 altro foglietto ripreso pari pari da un casseto di quel governo !!!!!
aggiungo le colonie che ospitavano i lavoratori e le loro famiglie per le vacanze ancora oggi in uso……
aggiungo l’idroscalo di Milano,IL Palazzo di giustizia di Milano,a Venezia il ponte del Littorio che collega l’isola alla terraferma ,il palazzo dell poste a Palermo,la piu’ grande e famosa fra le opere IL FORO ITALICO a Roma,l’elenco delle opere pubbliche costruite in quel ventennio e’ davvero troppo lungo !!!!!!!! quindi mi fermo qui….
L’ITALIA ERA RISPETTATA NEL MONDO !!!!! OGGI ? CALPESTATA DALL’EUROPA, COLONIZZATA DALLE DITTATURE ROSSE D’ORIENTE STRUMENTALIZZATA DAI FLUSSI MIGRATORI !!!!
CONCLUDO DICENDO CHE LE DITTATURE NON SONO MAI COSA BUONA DI QUALUNQUE COLORE ESSE SIANO E NON POSSONO ESSERE CONDIVISE MA BISOGNA DARE A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE !!!!!! E IN QUEL VENTENNIO ,DOCUMENTANDOSI BENE E DA FONTI UFFICIALI SENZA COLORE,SI EVINCE CHE TANTE COSE BUONE FURONO FATTE E CHE ANCORA OGGI VANTIAMO E ABBIAMO TUTTI !!!!!
RACCONTIAMO CON ONESTA’ IL CATTIVO MA ANCHE IL BUONO SOPRATTUTTO SE ANCORA OGGI TUTTI NE BENEFICIAMO ! ,PURTROPPO MI RENDO CONTO CHE PER ALCUNE CORRENTI DI PENSIERO E’ VERAMENTE DIFFICILE DIRE LA VERITA’ E AMMETTERE DI USUFRUIRE DI CIO’ CHE QUALCUNO CHE NON SI CONDIVIDE HA FATTO…..VI DOVETE PERO’ RASSEGNARE PERCHE’ QUESTA E’ LA REALTA” CHE VI PIACCIA OPPURE NO ,FATEVENE UNA RAGIONE E SMETTETE DI RACCONTARE FALSITA ‘ ….
“Foglio preso dal cassetto di quel governo”? Che spiegazione storica sarebbe? Come le verifiche queste cose? Perchè non riportate documentazioni ufficiali o fonti invece che parlare così? Non capisco.
Arianna ma dove le ha lette tutte le stupidate che ha scritto? Suo manifesti del fascio?
Caro Pippo la verita’ fa male lo so !!!….soprattutto alle correnti di pensiero che si basano sulle menzogne ,l’ignoranza dilagante e le calunnie…cio’ che ho scritto e’Storia , dati di fatto verificabili da tutti basta documentarsi , studiare e ascoltare testimonianze ….e con facilita’la verita’ emerge e si scopre che la scrittrice ha scritto solo un mucchio di cazzate !!! Tipico di certe ideologie che ottengono consensi la dove manca la conoscenza….Pippo purtroppo x te non si tratta del manifesto del fascio ….Verifica !!!! Ma probabilmente lo avrai anche già fatto …quindi capisco la tua delusione nell’apprendere LA VERITA’….
Caro Sig.Pippo tutto ciò che ho scritto lo puo’verificare semplicemente documentandosi …ma forse lo avra’gia’ fatto quindi comprendo il suo sarcasmo e la sua profonda delusione nell’apprendere la verità
Ma che scrivete?! D’accordo, le pensioni sono “nate” nel 1888, come fondazione, ma era un’assicurazione VOLONTARIA, nel 1919 divenne invece OBBLIGATORIA sotto il Fascismo. Per esempio se io dico “L’Uomo in futuro avrà bisogno di un mezzo per spostarsi, per abbattere distanze e tempistiche. Avrà delle ruote e un carburante”, ma poi lascio tutto lì e non porto avanti con decisione il progetto, mentre quello che viene dopo di me costruisce la macchina, la mette in funzione e in vendita, non a IDEE ma a FATTI, credete veramente che sia io ad aver “inventato” l’automobile? Al limite potete dire che l’idea è stata mia, ma è una frase sciocca e non deve essere usata per fare gli gnorri perché a chi va riconosciuto il merito e la responsabilità di essersi accollato il progetto e averlo messo in funzione correttamente, invece che continuare magari a rimandarlo e tenerlo lì come futura idea? Finché qualcuno non ci mette mano alle cose non sai se possono funzionare o meno, se servono o meno, è quello che si carica sulle spalle il progetto, e che lo testa, che merita il plauso. Chi ha fatto questo veramente con le pensioni? Ecco, ci siamo capiti. E’ veramente disgustoso che usiate un cavillo, riportando la data del 1888, per togliere il merito a Mussolini. E poi le cose sono in divenire: vengono modificate nel tempo, non esiste una nascita e una chiusura istantanea… uno porta un’idea, uno fa passi avanti un altro indietro magari… sul resto non sto a rispondere perché ho già capito il vostro modo di agire, e non è neanche interessante farlo perché parlo con un muro, solo una persona fortemente ideologica potrebbe tentare di dimostrare dei fatti in questo modo…
Peccato per l’autrice di questo post, che Margherita Hack, scienziata di fama internazionale, comunista dichiarata, non fosse né una credulona, né una nostalgica. Era solo intelligente e obiettiva.
Margherita Hack: “Il Fascismo modernizzò l’Italia”
Un’intervista che sicuramente farà molto discutere quella che l’astrofisica 90enne ha rilasciato a ‘Barricate’: La Hack ha affermato che il fascismo fu sì una dittatura, ma con dei grandi pregi: “Le conquiste sociali fatte sotto il Ventennio oggi ce le sogniamo. Non si trattava solo dei treni in orario”.
ATTUALITÀ 26 MARZO 2013 17:03 di Biagio Chiariello
A livello politico è lei stessa a definirsi un ossimoro: comunista e antisovietica, favorevole alla proprietà privata e, udite udite, pure al fascismo. La nota astrofisica Margherita Hack, alla veneranda età di 90 anni (a giugno saranno 91) non smette di stupire. “Quello che ha ottenuto il fascismo in campo sociale oggi ce lo sogniamo”: è un passaggio di un’intervista rilasciata a Barricate, nella quale la Hack prova ad analizzare il Ventennio, esponendo un pensiero tutto sommato privo di ideologizzazioni: “Le conquiste sociali del Fascismo? Non si trattava solo dei treni in orario. Assegni familiari per i figli a carico, borse di studio per dare opportunità anche ai meno abbienti, bonifiche dei territori, edilizia sociale. Questo perché solo dieci anni prima Mussolini era in realtà un Socialista marxista e massimalista che si portò con sé il senso del sociale, del popolo”. Dice l’astrofisica. Va ricordato che il suo rapporto col Regime non è del tutto nuovo. Ancor prima di diventare una scienziata di fama internazionale, la Hack era una campionessa sportiva che nel 1942 trionfava ai «Littoriali» di salto (i campionati universitari di atletica organizzati dal Duce) a Como. “Le dirò –prosegue la Hack – in un certo senso il fascismo modernizzò il paese. Nei confronti del Nazismo fu dittatura all’acqua di rose: se Mussolini non avesse firmato le infamanti leggi razziali, sarebbe morto di morte naturale come Franco. Resta una dittatura, ma anche espressione d’italianità. Bisognerebbe fare un’analisi meno ideologica su questo.
mah, mezzo milione di morti tra militari e civili, vari crimini di guerra, un paese in macerie e alla fame,deportazioni di compatrioti in campi di sterminio,guerra di aggressione sono fatti non opinabili,davvero un regime lungimirante nè
Allora il libro di BRUNO VESPA: perché l’Italia amó Mussolini lo possiamo cestinare? Signora Elisa lei ha scritto in sacco di inesattezze. Distinti saluti
Credo che per analizzare ONESTAMENTE COME è STATO uno statista nei confronti del popolo, si dave prendere una bilancia a due piatti e mettere su di uno il BUONO e su quell’altro il CATTIVO. Vedere così l’ago da che parte si sposta. ma attenzione ONESTAMENTE. Ne saremo capaci?