Il Vietnam festeggia la sua Indipendenza. Perché il 2 Settembre? E’ una storia che parte da lontano…
La conquista francese
La Storia della Festa Nazionale del Vietnam, o giorno dell’Indipendenza, inizia tra il 1850 e il 1885, quando la Francia conquista il territorio vietnamita e quelli confinanti di Laos e Cambogia. L’Indocina francese, questo il nome della nuova colonia, viene fondata nel 1887. Già nei primi del ‘900, in Vietnam nascono le prime organizzazioni anti – colonialiste. Il governo reprime duramente ogni tipo di manifestazione. Ciò nonostante, il fiore della ribellione comincia ad attecchire.
Ho Chi Minh
A gettare le basi della rivoluzione è l’ingresso sulla scena politica del paese dell’attore principale della nostra storia: Ho Chin Minh, membro del partito comunista. Nel 1925 fonda in Cina la Lega della Gioventù Rivoluzionaria allo scopo di istruire i giovani vietnamiti alla rivoluzione. Nel 1930, ad Hong Kong, prende parte alla nascita del Partito comunista del Vietnam, che riunisce tutte le organizzazioni nate del territorio vietnamita. Sono i primi passi verso la creazione di un fronte comune in favore dell’Indipendenza.
La seconda guerra mondiale
A stravolgere la situazione è però lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. L’invasione della Francia da parte della Germania mina fortemente l’operato del governo indo-cinese, che si vede tagliare diversi rifornimenti. Per le autorità francesi in Vietnam la situazione precipita quando il Giappone ottiene dalla repubblica di Vichy il consenso a stazionare nella zona settentrionale della regione in cambio del riconoscimento della sovranità francese sull’Indocina. L’indebolimento delle forze francesi favorisce l’organizzazione delle forze comuniste, che si preparano all’attacco.
Il movimento Viet Minh
Nel febbraio del 1941, dopo trent’anni di assenza, Ho Chi Minh torna in Vietnam. Nelle grotte di Pac Bo, vicino alla Frontiera Cinese, fonda il movimento Viet Minh – abbreviazione di Việt Nam Độc Lập Đồng Minh Hội (Lega per l’indipendenza del Vietnam) – che riunisce i patrioti vietnamiti nella speranza di creare un fronte comune per l’indipendenza.
L’occupazione giapponese
Il 9 Marzo 1945, approfittando della riorganizzazione della Francia sotto il generale De Gaulle, i giapponesi occupano l’Indocina. L’impero del Vietnam viene fondato e messo sotto la propria tutela, con a capo l’imperatore Bảo Đạ. Il vecchio patto con la Francia viene stracciato e i francesi costretti alla fuga. Le difficoltà Giapponesi durante il conflitto però favorirono Il Partito Comunista Cinese. Nel paese si crea infatti un vuoto di potere che favorisce le forze rivoluzionarie.
La rivoluzione e l’indipendenza
Il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki nell’estate del 1945 è il pretesto per dare il via alla ribellione. Il comitato del PCI e il direttivo rivoluzionario con a capo Ho Chi Minh guidano l’insurrezione generale. Con l’annuncio della resa del Giappone, il comando militare consegna alle autorità vietnamite il potere sulla zona. Il 28 Agosto del 1945 Ho Chi Minh annuncia la formazione di un governo provvisorio. Il 2 settembre proclama ad Hanoi davanti a mezzo milione di vietnamiti l’istituzione della Repubblica Democratica del Vietnam. Nel suo discorso si appella alle forze alleate vincitrici del conflitto chiedendo il riconoscimento dell’indipendenza del Paese.
Rivoluzione…e poi?
Alla dichiarazione di Indipendenza in Vietnam seguiranno contrattazioni, divisioni, guerre, giochi di potere. Ma questa è un’altra storia…La storia di oggi è quella di un paese che, dopo anni di colonialismo, si è riappropriato della propria identità e del proprio territorio contro ogni pronostico, in mezzo a giganti come Russia, Francia e Giappone. Un Davide che nel caos della seconda guerra mondiale riesce a sconfiggere i Golia e a ritagliarsi il suo posto nel tavolo dei grandi. Una storia nella storia che vale sempre la pena di essere raccontata. Il Vietnam festeggia la sua Indipendenza. 74 anni dopo, ma con la stessa fierezza.