Scrittura: è un mondo difficile, ma qualcuno dovrà pur farlo e farlo bene, si spera. Ecco qualche consiglio pratico quando inviate il vostro manoscritto ad una casa editrice. Niente panico, niente ansia da prestazione, solo qualche semplice regola che renderà la vostra Scrittura scorrevole.
1) Assicuratevi di conoscere i vostri interlocutori: informatevi su ciò che pubblicano così da non disperdere gli invii. Leggendo i libri che un editore pubblica riuscite a capire subito se il vostro può interessargli oppure no. Non siate pigri, leggeteli.
2) Siate sicuri e consapevoli di ciò che avete scritto: Ha poca utilità scrivere romanzi adolescenziali a editori che pubblicano solo saggi storici, ad esempio.
3) No alle lettere di accompagnamento lunghe: molte volte sono più lunghe del testo stesso. La lettera dovrebbe essere breve e convincente. L’ansia da prestazione, qualche volta, ci fa apparire scrittori peggiori di quanto realmente siamo.
4)Curate il testo. Corpo leggibile, numeri di pagina. Non deve essere un’ossessione di caccia al refuso, certo, ma se il testo è minimamente curato, verrà preso sul serio. Come vorreste che un testo si presentasse a voi? Ecco, presentatelo così.
IMPORTANTE:
No alle cornici per abbellire le vostre pagine. Salvo che non si tratti di un libro illustrato o di grafica, le cornicette rimandano un po’ alle elementari. Bocciate.
5) Biografia solo se aiuta il testo. Se sentite l’esigenza di una biografia, dovrebbe essere utile, non dovrebbe far sì che il testo venga cestinato immediatamente. Ad esempio, se avete altre pubblicazioni alle spalle, mettete solo quelle rilevanti. Dite di voi solo il necessario e non perdetevi in inutili chiacchiere che vi farebbero sembrare noiosi.
6) Mettere come prima cosa, anche prima del nome, tutti i vostri recapiti e social network, non è l’ideale. Se quello che avete scritto è buono, l’editore vi troverà comunque.
7) No, preferibilmente, “allegata foto dell’autore”.
8) Se e quando scrivete direttamente a qualcuno, prestate attenzione a non sbagliare il nome. Non è che sia grave, è solo che indispone il lettore.
Ultima cosa: non mettete il vostro nome in sovraimpressione su ogni foglio di testo per paura che vi venga rubato il manoscritto. Vi farà apparire un tantino ansiosi e paranoici. Trovare gente che scriva bene è così raro che se siete bravi davvero, e mandate il testo a una casa editrice vera, voi in carne e ossa varrete ai loro occhi molto più del vostro manoscritto. Perciò, un po’ di attenzione e.. niente paura.
Mariafrancesca Perna