Nel “mare magnum” che la città di Parigi può offrire agli occhi e al cuore di un turista vi è un quartiere che probabilmente sfugge alle ricerche più attente: trattasi del quartiere “La Défense”, che in questi giorni ospita un’incredibile mostra.
Un quartiere meno conosciuto
“La Défense” a tratti sembra trasportarti in una città del tutto diversa, tra altissimi palazzi e uffici da una parte e l’Università di Nanterre dall’altra. Ed è proprio in questo quartiere meno conosciuto che Parigi ospita una straordinaria mostra di arte contemporanea: “Les Extatiques“.
Si tratta di una mostra “site-specific”, dove artisti di fama mondiale sono stati chiamati a produrre opere d’arte fatte appositamente per il quartiere parigino. Artisti del calibro di Benedetto Bufalino, Pierre Ardouvin, Philippe Ramette, Fujiko Nakaya, Choi Jeong Hwa, Tadao Cern, Pangrok Sulap e Designs in Air.
La mostra “Les Extatiques” si affianca a 73 opere permanenti, mostrando un quartiere ed una città artisticamente viva e pronta ad accogliere i turisti interessati e gli artisti del nostro tempo. Un’arte viva e pulsante.
“Les Extatiques”: La realtà da diversi punti di vista
La mostra “Les Extatiques” si modella con il paesaggio urbano e industriale circostante: gli artisti, a partire da questo contesto cittadino e quotidiano, creano opere donando nuovi sguardi e nuove prospettive all’incredulo spettatore, destando meraviglia e riflessione allo stesso tempo.
Un esempio può essere l’opera di Bufalino: sapendo che l’area de “La Défense” è pedonale, interdetta al traffico, egli pone un’automobile ribaltata sopra un lampione. Secondo l’artista rappresenterebbe paradossalmente l’unica posizione in cui un’auto può stare.
Ulteriore esempio è “Breathing Flower” di Choi Jeong Hwa. Un enorme fiore di colore rosa, di plastica gonfiabile, che crea l’illusione di un essere vivo: l’opera è una riflessione alle perdite di cetinaia ettari di bosco, dovute alla cementificazione urbana.
In questo video si possono vedere le grandi opere allestite nel quartiere:
A chi si dovesse dirigere a Parigi è utile sapere che la mostra rimarrà allestita fino al 6 ottobre. Le opere che è possibile incontrare sono le più disparate: alcune portano lo spettatore persino ad interagire e non solo a guardare. Sentimenti e creazioni artistiche si intrecciano: la riflessione ambientale, la critica contro il consumismo oppure il semplice gioco con il paesaggio.
Forse, in un quartiere come quello de “La Défense” a Parigi, così immerso nella quotidianità, il vero obbiettivo per questi artisti è quello di rendere l’ordinario straordinario.
Jacopo Senni