Sono giorni cruciali per le sorti di Alitalia. Lunedì 15 luglio scade il termine per la presentazione delle offerte vincolanti che dovranno portare al salvataggio della nostra principale compagnia aerea, da troppi anni in cattive acque.
Verso la nazionalizzazione
Nel corso delle ultime settimane sono stati ipotizzati diversi scenari, che coinvolgevano numerosi attori, sia italiani che stranieri. Adesso, finalmente, una soluzione sembra vicina. Si va verso la nazionalizzazione. Nella nuova newco, infatti, la maggioranza assoluta spetterà a Ferrovie dello Stato, che avrà una quota vicina al 35%, e al Ministero dell’Economia, che dovrebbe rilevare circa il 15% di Alitalia. Fs e Mef sommate avrebbero la maggioranza assoluta. Un’ipotesi, questa, che viene sostenuta anche da Delta Airlines. La compagnia statunitense, che sin dall’inizio delle trattative, si è detta disposta ad investire una quota comunque non superiore al 15-20% del capitale necessario, chiede però che non ci siano ulteriori rinvii, e che venga coinvolto nell’operazione un altro partner forte, quale verrebbe considerato ad esempio Atlantia.
Il nodo Atlantia
La posizione della holding guidata dalla famiglia Benetton resta però oggetto di scontro, anche dal punto di vista politico, date le tensioni con il Movimento Cinque Stelle legate alla vicenda del crollo del Ponte Morandi e relativa minaccia di revoca delle concessioni autostradali. Il tempo per prendere una decisione è però ristretto. La società starebbe valutando un ingresso con una quota di almeno il 35-40%. Il suo ingresso sarebbe caldeggiato anche da Ferrovie dello Stato.
Gli altri possibili partners
In alternativa, resta in piedi la trattativa con il gruppo Toto, che sarebbe pronto ad investire i soldi ricavati dalla vendita di alcuni asset eolici proprio negli Stati Uniti. Un’ipotesi circolata in queste ore è che le due società potrebbero essere chiamate in causa con una quota del 12% ciascuno. Quanto al presidente della Lazio, Claudio Lotito, che aveva espresso un proprio interesse per Alitalia, il ministro del lavoro Luigi Di Maio lo ha invitato a “dimostrare la propria solidità finanziaria”. Sembra invece allontanarsi la possibilità che il quarto partner della cordata possa essere German Efromovich, fondatore e socio della compagnia colombiana Avianca, che fa parte della Star Alliance, concorrente dello Sky Team in cui sono invece sia Alitalia che Delta.
Dino Cardarelli