Il diritto di esistere e di avere piena rappresentanza politica, è questo l’obiettivo della Lista Art.14, formata da soli ragazzi affetti da autismo, presentata alle comunali di Civitavecchia nella coalizione di centrosinistra.
Presentata a supporto del candidato sindaco, il dottor. Carlo Tarantino, la lista ha da subito ricevuto numerose critiche. C’è chi ha parlato di strumentalizzazione e chi, addirittura, ha accusato la lista di essere una ulteriore ghettizzazione.
Riunirsi in una lista elettorale sta ad indicare una comunità di intenti e obiettivi comuni da perseguire. Per tale ragione la Lista Art. 14, prima nel suo genere in Italia, è un grande passo verso la piena integrazione e rappresentazione politica dei ragazzi e delle ragazze affetti dal disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie.
Autismo, Art. 14 : Legge 328/2000
Il nome “Lista Art. 14” prende spunto dalla legge 328/2000, con la quale si volle creare un quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
Nello specifico la lista si rifà proprio all’articolo 14 della suddetta legge, che prevede progetti individuali per le persone disabili, volti all’integrazione nella vita familiare e sociale oltre che nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale.
In questo senso la Lista Art. 14 è il primo passo verso una vera e propria integrazione e rappresentazione politica. Una scelta coraggiosa tanto quanto necessaria in una società che ama definirsi civile, egualitaria e aperta.
A seguito delle Elezioni Comunali di Civitavecchia, la lista Art. 14 per Carlo Tarantino, della quale fa parte anche il figlio del candidato sindaco Alfredo, ha ottenuto 142 voti.
Non si tratta del primo esperimento sui generis, già nel 2018 era nato il Movimento Disabili Articolo 14 candidatosi per le Europee. In quel caso tuttavia, la lista era formata dal 70% di disabili fisici e psichici e dal 30% di normodotati. Questo il commento del candidato sindaco Carlo Tarantino nell’annunciare la lista:
Si tratta di un fatto nuovo, unico nel panorama delle elezioni del Paese. Apripista, nel 2013, alle comunali di Roma, l’allora ventenne Chiara Ferraro, autistica severa che si era presentata nella Lista civica Marino Sindaco. Oggi – continua Tarantino – una squadra di giovani donne e uomini disabili si presenta all’elettorato con una propria lista nata per rivendicare il diritto della disabilità ad essere protagonista del proprio futuro. Una conquista di civiltà”
La legislazione
Per la prima volta nel nostro Paese che una lista composta interamente da persone disabili si presenta alle elezioni, in particolare i giovani raccolti nella lista Art. 14 sono tutti affetti da autismo.
Ciò è stato possibile grazie alla Commissione elettorale che ha approvato la lista, supportata da tutta una serie di diritti riconosciuti a livello legislativo.
Per la presentazione della lista ci si è appellati agli art. 2 e 3 della Costituzione Italiana che garantiscono i diritti inviolabili dell’uomo, la pari dignità sociale e l’uguaglianza davanti alla legge senza alcuna distinzione. Si è fatto poi appello all’articolo 36 della Costituzione che regola in materia di lavoro.
A supporto si è poi deciso di chiamare la Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la Legge Basaglia 180/1979.
Quest’ultima, conosciuta soprattutto per aver sancito il superamento degli ospedali psichiatrici, ebbe e ha tutt’ora il merito di aver apportato un cambiamento culturale nei confronti delle persone disabili. Tra i passi in avanti della legge, infatti, c’è stato il riconoscimento della piena titolarità dei diritti politici.
Emanuela Ceccarelli