Funghi allucinogeni depenalizzati: questa è la decisione presa dai cittadini di Denver che hanno espresso la loro opinione attraverso un referendum. Secondo alcuni studi, la psilocibina ha il potere di alleviare stati d’ansia e di depressione. Nel Paese ora è aperto il dibattito.
Funghi allucinogeni depenalizzati
Il referendum cittadino si è concluso con il sì (50,66% dei voti) alla depenalizzazione dei funghi con effetti allucinogeni. Denver è quindi diventata la prima città americana a legalizzare l’uso e il possesso di questa droga. I funghi non verranno venduti e messi in commercio. La nuova legge consente solo di fare uso di queste sostanza nel proprio ambiente privato per i maggiori di 21 anni. Inoltre, il nuovo decreto impedirebbe agli agenti della polizia di imporre sanzioni penali a coloro che ne fanno uso. Va ricordato che anche la California aveva provato a introdurre una legge simile ma non aveva raggiunto il limite minimo di firme per arrivare al referendum.
I benefici della psilocibina
La psilocibina, la sostanza contenuta in questi particolari funghi, secondo alcune ricerche mediche, aiuterebbe ad alleviare problemi di ansia, depressione e disturbi post-traumatici. La psilocibina potrebbe anche dimostrarsi un valido aiuto contro la dipendenza da oppioidi, un fenomeno che in America uccide migliaia di cittadini. I sostenitori del referendum hanno spiegato che questi funghi vengono utilizzati da migliaia di anni per guarigioni, riti di passaggio e introspezioni spirituali e che potrebbero rivelarsi un sostituto più sano alle milioni di pillole che vengono vendute ogni anno nel Paese.
Il dibattito
Il risultato del referendum ha aperto un grande dibattito nel Paese. C’è chi trova questa nuova legge molto interessante e c’è chi invece teme che questa novità possa avere implicazioni anche su altre città e in altri Stati federali. Charles Grob, psichiatra della Ucla e sostenitore di questa depenalizzazione, sul Los Angeles Times ha commentato: “Le autorità dovranno mettere in campo una campagna di salute pubblica forte, che spieghi alle persone gli effetti di quella droga e il modo per utilizzarla in modo sicuro […] e come evitare i pericoli legati a uno stato molto alterato di coscienza“.
Giulia Danielli