Porti chiusi? Arrivano meno persone ma in proporzione ne sono morte di più. Per Unhcr una persona ogni 3 ha perso la vita durante la rotta Libia- Europa.
Dati Unhcr: una persona ogni 3, nel 2019, ha perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa lungo la rotta della Libia . E’ la denuncia di Unhcr Italia che tramite Twitter vuol sottolineare come “non esiste un porto sicuro in Libia, ma nessuna nave governativa o di Ong effettua operazioni di ricerca e soccorso“. Conclude l’Alto commissariato Onu per i rifugiati: “E’ chiaro che questa situazione non può continuare“.
Non basta chiudere i porti
Secondo i dati dell’Unhcr, sia nel 2018 che nel 2019 gli arrivi sono diminuiti rispetto agli anni appena precedenti.
Nel 2019, secondo i dati aggiornati al 16 aprile, le persone arrivate in Italia sono 625: 202 a gennaio, 60 a febbraio, 262 a marzo e 99 al 15 aprile 2019.
Ma non basta chiudere i porti: si tratta certo di una diminuzione (circa del 91% rispetto al 2018), ma i morti non calano, anzi. Solo nei primi 4 mesi del 2019 nel Mediterraneo sono morte 422 persone, il 2,25% del totale (sommando decessi e sbarchi). In media si tratta della percentuale di morti più elevata sul totale delle partenze dal 2014.
Toninelli: “Meno morti in mare nel 2019”
Ma il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, durante un confronto con il giornalista Oscar Giannino, tiene a sottolineare come invece i morti in mare siano diminuiti. “Comunque sull’immigrazione abbiamo fatto un buon lavoro – dice il ministro- e continueremo a salvare vite umane. Le partenze dalla Libia sono diminuiti del 90% dall’inizio del 2018, così come gli sbarchi“. E continua “questo per me è un dato positivo dal punto di vista umano, significa meno morti nel Mediterraneo“. Ma viene subito smentito da Giannino che ricorda come nei primi tre mesi di quest’anno abbiano perso la vita in un naufragio più di 150 migranti, mentre nello stesso periodo, un anno fa, si registrarono meno di 100 decessi, quando però erano più di 100mila le persone che cercavano di arrivare in Europa nei barconi.
Forse sarebbe il caso di ricordarsi le parole di Saviano: “Non stanno diminuendo i morti in mare, stanno diminuendo i testimoni in mare“.
Francesca Peracchio