Dopo Aladdin, l’Arabia con Will Smith ed il Dumbo di Tim Burton, la favola Disney torna nelle Hawaii seguendo l’onda del live action: Lilo e Stitch (2002) è il titolo che prossimamente sarà riportato in sala dalla compagnia. E.T. variopinto, attraversato dalle musiche di Elvis Presley, il film raccontava l’amicizia tenera e sincera tra la bambina hawaiiana Lilo e l’esperimento 626, creatura aliena blu ed irrequieta scambiata per un cane ma progettata in realtà per la distruzione.
Storia di affetto e di ingentilimento, il film aveva alla regia Dean DeBlois e Chris Sanders (How to train your dragon), certo esperti ma non all’altezza di altri concorrenti agli Oscar 2003. L’Academy Award per miglior film d’animazione quell’anno andò, guarda caso, a La città incantata di Miyazaki.
Fu però un film di successo e come tale, immancabile nella lista dei soggetti da riproporre nell’ultimo periodo per le nuove generazioni di fan Disney. Mike van Waes curerà la sceneggiatura del film mentre Dan Lin e Jonathan Eirich saranno in produzione, dopo essere stati coinvolti nel remake di Aladdin, con Guy Ritchie alla regia.
Secondo The Hollywood Reporter, non c’è piena certezza se il remake, tra live-action e CGI, arriverà in sala o direttamente in streaming sull’apposita piattaforma Disney Play. La prima comunicazione riguardo al remake risale all’ottobre 2018 ma con la fase di produzione ancora in corso, non è possibile definire la data d’uscita definitiva. Prossimi in lista saranno Mulan nel 2020, Lilli e il vagabondo, Peter Pan, La spada nella roccia, La sirenetta, Biancaneve e i sette nani.
Sulla scia di Maleficient, si avrà prossimamente anche un film spin-off su Crudelia DeMon (Cruella) e la fata Trilli (Tink). Di certo l’operazione non sarà gradita ai puristi ma di certo assai funzionale nell’avvicinare alle storie più famose, modificate per l’occasione, nuove fette di pubblico.
Antonio Canzoniere