Dal 1950 una giornata sui temi cruciali della salute pubblica
Nel 1948, si riunisce la prima Assemblea mondiale della Salute (World Health Assembly), durante la quale viene concertato di istituire una giornata dedicata alla salute in tutto il mondo. Dal 1950 la giornata mondiale della salute si celebra il 7 aprile, data fortemente simbolica poiché coincidente con la fondazione dell’Oms, avvenuta appunto il 7 aprile 1948. La giornata offre occasioni di sensibilizzazione su temi cruciali di salute pubblica, nonché momenti pubblici per lanciare programmi a lungo termine riguardo gli argomenti scelti di anno in anno. La giornata mondiale della salute non è quindi una celebrazione fine a se stessa, piuttosto un rinnovato punto di partenza di un percorso finalizzato a migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo.
Da tre anni, è stata rivendicata come la “giornata dei popoli per la salute”
Per l’anno 2019, la giornata sarà dedicata al tema “Movimento e attività fisica“. Tutte le città aderenti alla Rete Città Sane, di cui il comune di Ancona detiene la presidenza italiana, organizzeranno una manifestazione contemporanea, “Città Sane in movimento!”.
Da tre anni, tuttavia, i movimenti per la salute in tutto il mondo (in Italia, la campagna “Dico32! Salute per tutti e tutte”) l’hanno rivendicata come “Giornata dei popoli per la salute”, quale momento per riaffermare che la salute non è una merce ma un diritto e un bene comune. Molte le attività e le iniziative promosse in varie parti del mondo, di cui si può trovare una mappa nel sito del People Health Movement (PHM). Il PHM è una rete globale che riunisce attivisti della salute di base, organizzazioni della società civile e istituzioni accademiche di tutto il mondo, in particolare dei paesi a reddito medio-basso (L & MIC). Attualmente, è presente in circa 70 paesi. Guidato dalla Carta del popolo per la salute (PCH), PHM lavora su vari programmi e attività e si impegna nell’assistenza sanitaria di base e ad affrontare i determinanti sociali, ambientali ed economici della salute.
A Bologna, il motto sarà: la nostra salute non è in vendita!
In particolare, a Bologna, presso lo spazio pubblico autogestito XM24 in occasione della tre giorni “Sicur* di essere liber*? ”, il Centro di Salute Internazionale (CSI) e l’Assemblea Casa della Salute Navile organizzano un momento di “Salute in piazza”: laboratori, proiezioni e discussioni per capirne di più sulla salute in città, sui sistemi di cura che funzionano o non funzionano, su chi ha più salute e diritti e chi meno, e perché. Durante la giornata, percorsi e spazi cittadini, nazionali e internazionali, troveranno un terreno per reclamare (più) salute e cure adeguate e accessibili per tutti e tutte. Gli argomenti di quest’anno riguarderanno le disuguaglianze in salute nelle città e ci si domanderà quanto conta dove si abita, si parlerà di Casa della Salute, del Servizio Sanitario Nazionale quale mercato. Questi ed altri argomenti verranno trattati durante la giornata per costruire una progettualità comune e una sensibilità partecipata affinché questi temi non si esauriscano nella celebrazione di un giorno, ma si consolidino e diventino battaglie quotidiane fondanti. “Dal Nepal al Kenya, dal Brasile alla Germania – scrive Chiara Bodini, co-fondatrice del CSI, nel quale si è impegnata per più di 10 anni (dal 2007 al 2018) – il messaggio è unico: la nostra salute non è in vendita! Anche Bologna si mobilita per il diritto alla salute di tutte e di tutti”.