A Porto Cervo è stato ritrovato un capodoglio morto, nella sua pancia un feto e diversi rifiuti in plastica.
Un capodoglio morto in Sardegna soppesa il rischio altissimo di inquinamento nei nostri mari. Una femmina di Capodoglio è stata ritrovata in mare pochi giorni fa nelle acque di Cala Romantica, a Porto Cervo. Nella sua pancia sono stati ritrovati 22 kg di rifiuti in plastica, tra cui piatti monouso, buste, reti da pesca, lenze e tubi corrugati.
Il capodoglio portava dentro di se un feto
Dagli esami svolti dai veterinari dopo il ritrovamento, oltre ai rifiuti in plastica presenti nello stomaco del capidoglio è stato ritrovato anche un feto di due metri deceduto per aborto. Secondo i medici la morte non è avvenuta per urto. La causa è forse da attribuire all’ingente massa presente nello stomaco dell’animale. Il presidente dell’associazione Sea Me Sardinia ha riscontrato personalmente la presenza dei rifiuti in plastica nello stomaco del mammifero e ha ammesso di essersi trovato di fronte ad uno dei casi più critici in Italia.
Salviamo l’ambiente partendo dai nostri mari
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha dichiarato:
“Questo capodoglio è stato trovato morto a Porto Cervo in Sardegna: nella pancia aveva un feto e 22 kg di plastica… C’è ancora qualcuno che dice che questi non sono problemi importanti? Per me sí, e sono prioritari. Il marine litter (la poltiglia di rifiuti in mare) affligge tutto il mondo marino, non solo l’Italia, ma ogni paese nel mondo ha il dovere di applicare le politiche per contrastarlo: non oggi mai ieri”.
Fondamentale per l’ambiente il disegno di legge #SalvaMare che sarà presentato nei prossimi giorni al Consiglio dei ministri. Tale legge permetterà ai pescatori di riportare a riva tutti i rifiuti in plastica e vieterà l’uso e il commercio della plastica usa e getta.
Federica Verdoliva