Il discorso tenuto da Papa Francesco a Loreto suscita non poche perplessità, soprattutto nei fedeli che vedevano in lui un faro di modernità.
Papa Francesco ha compiuto questa mattina la nona visita di un Papa a Loreto negli ultimi decenni. Prima di lui San Giovanni XXIII, il 4 ottobre 1962 per dedicare alla Vergine gli esiti del Concilio, San Giovanni Paolo II per ben cinque volte, e in due occasioni Benedetto XVI, l’ultima nel 2012 a 50 anni esatti dalla storica visita di papa Roncalli.
Al suo arrivo, Bergoglio è stato accolto da figure religiose e istituzioni politiche. Una volta recatosi in auto sino al Santuario della Santa Casa di Loreto, luogo di culto e meta tradizionale per milioni di pellegrini, centinaia di fedeli, pronti ad ascoltare le sue parole, lo circondano.
Per Papa Francesco la famiglia tradizionale uomo-donna è insostituibile
Sono affrontati tre temi nel discorso di Papa Francesco a Loreto.
La famiglia. “Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società. La Casa di Maria è anche la casa della famiglia”. Così si esprime sul concetto, secondo lui inequivocabile, di famiglia cristiana.
I malati. “In una famiglia, i malati devono essere sempre accolti. Per favore non cadiamo nella cultura dello scarto che viene proposta da molteplici colonizzazioni ideologiche”.
I giovani. “Famiglia e giovani non possono essere due settori paralleli della pastorale delle nostre comunità, ma devono camminare strettamente uniti, perché molto spesso i giovani sono ciò che una famiglia ha dato loro nel periodo della crescita. Loreto è un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione”. Ed è per quest’ultimo punto che Bergoglio ha richiesto ai frati cappuccini di estendere l’orario di apertura della Basilica e della Santa Casa durante la tarda serata e l’inizio della notte quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare e a discernere la loro vocazione. Sempre in questa occasione, Papa Francesco ha firmato l’Esortazione apostolica, frutto del Sinodo dedicato ai giovani. Il nome del documento è Christus vivit – Cristo vive, e contiene al suo interno quanto emerso dal Sinodo dello scorso ottobre.
Ilaria Genovese