Michael Cohen, ex legale di Donald Trump, ha testimoniato davanti al Congresso contro il presidente. Le accuse sono durissime. Cohen ha definito il capo di Stato USA un “razzista, truffatore e imbroglione”. Ha poi parlato dei conflitti di interessi, degli insulti alla popolazione afroamericana e dei rapporti con Mosca.
Cohen ha aperto la sua testimonianza davanti alla commissione vigilanza della Camera del Congresso americano con accuse pesanti contro l’inquilino della Casa Bianca, nonché passato cliente. Il legale, condannato a tre anni di carcere per frode, falsa testimonianza e violazione del codice elettorale, ha affermato di provare vergogna per aver lavorato con il presidente. Michael Cohen ha continuato dicendo di rammaricarsi per aver tenuto nascosto gli illeciti di Trump.
Il silenzio pagato di alcune donne
Cohen ha ammesso di aver pagato il silenzio di alcune donne, tra cui la pornostar Stormy Daniels, che sostenevano di aver avuto una relazione sessuale con il miliardario. Il legale ha anche ammesso di aver mentito alla First Lady Melania a riguardo, uno dei suoi più grandi rammarichi. Cohen ha mostrato in aula una copia di un assegno di 35.000 dollari firmato da Donald Trump, proveniente dal suo conto bancario personale.
Presidente per interessi economici
Michael Cohen ha poi continuato dichiarando che Trump si sarebbe candidato alla presidenza per meri interessi economici personali. Secondo l’ex legale del presidente, questi non si sarebbe mai interessato alla guida del paese, ma solamente al proprio beneficio commerciale. Ha poi definito la campagna elettorale del 2016 come un’opportunità di marketing per Trump, un’opportunità di crescere il benessere del suo marchio.
Razzismo e Russiagate
“Trump è un razzista e un giorno mi disse che le persone nere non avrebbero mai votato per lui, perché erano troppo stupide”, ha raccontato Cohen. Il legale ha poi ammesso di non avere prove per quanto riguarda l’influenza di Mosca nella campagna elettorale e nelle seguenti decisioni politiche di Trump, ma di nutrire forti sospetti. Il Russiagate è il contesto più ampio dell’indagine in cui ha avuto luogo la testimonianza di Cohen.
L’ex legale del presidente USA ha concluso lasciando intendere che la procura di New York stia indagando su altre vicende che coinvolgerebbero Trump, non ancora rese note al pubblico.
Annalisa Girardi