L’opposizione si rivolta, a più voci, contro il ddl Pillon sulla bigenitorialità perfetta. Tra gli altri Emma Bonino (+Europa), Valeria Fedeli (Pd) e Pietro Grasso (Leu) chiedono il ritiro del disegno di legge 735 ed esortano alla mobilitazione.
Emma Bonino e Valeria Fedeli hanno indetto una conferenza stampa al Senato sul ddl del senatore della Lega Simone Pillon, che prevede modifiche all’attuale legge sull’affido condiviso. Secondo l’opposizione, infatti, il testo non è nemmeno sottoponibile a modifiche, al contrario deve essere respinto perché non è emendabile. Intanto, pur tra proteste politiche e pareri negativi espressi anche da specialisti dei diversi settori interessati, l’iter di approvazione prosegue velocemente e i partiti politici coinvolti nell’opposizione, preoccupati, iniziano a pensare a una protesta di piazza.
La radicale Bonino ha prima chiesto se fossero presenti ragazze giovani in sala, a Palazzo Madama, spiegando che le conseguenze di questo ddl saranno soprattutto loro a subirle. “Io ho già dato” ha aggiunto sorridendo, poi ha proseguito facendosi più seria:
Mi ritrovo in un’atmosfera degli anni ’70, c’è da tirare fuori gli slogan di quegli anni a partire dal semplice ‘Io sono mia’.
E ancor più si è detta dispiaciuta del fatto che una posizione simile, inaccettabile dal punto di vista dei diritti violati delle donne e dei bambini, non sia per nulla ostacolata e anzi venga sponsorizzata dal Governo.
L’ex presidente del Senato Pietro Grasso ha tenuto a sottolineare che:
Dobbiamo fare una battaglia insieme uomini e donne, secondo me molto più gli uomini che le donne perché spetta a loro cambiare.
Valeria Fedeli non ha dubbi sul fatto che “Il testo è un attacco esplicito a chi non ha la possibilità di esprimersi, ovvero i bambini e le bambine. Ci siamo confrontati con tutti in questi mesi, anche con chi ha posizioni differenti. Il risultato è chiaro:
la maggioranza delle persone competenti in materia sostiene che non è emendabile. Va ritirato”.
La mobilitazione di piazza potrebbe tenersi a Verona, dove si svolgerà dal 29 al 31 marzo il Congresso mondiale delle famiglie 2019, con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Veneto. Verona infatti ha già votato la mozione pro life contro la 194.