“Qui tutti sperano che il M5S sia in calo a livello nazionale ed è la solita sciocchezza”.
Si esprime così il leader cinquestelle Luigi Di Maio, affermando l’intenzione di cambiare l’organizzazione del Movimento del Cambiamento. La decisione è stata presa dai veterani Luigi Di Maio, Beppe Grillo e Davide Casaleggio.“Abbiamo pranzato assieme e concordiamo tutti che serva un’organizzazione del M5S sia a livello nazionale che territoriale“, affermano, “per essere più competitivi alle amministrative”.
Il M5s si riorganizza dopo i pessimi risultati arrivati dalle elezioni regionali in Abruzzo e a pochi giorni da quelle previste in Sardegna. L’alleato di governo leghista inizia a spaventare seriamente i vertici del Movimento.
Vediamo i cambiamenti già annunciati.
Ogni singolo elemento della riorganizzazione pentastellata, ogni regola, ogni riflessione, sarà discussa con gli iscritti del Movimento 5 Stelle. Saranno coinvolti al 100% nelle decisioni del cambiamento interno che riguardano sia il piano nazionale, sia quello territoriale. “Ci alcune regole che riguardano i consiglieri comunali. Da giorni, nel M5S – afferma Di Maio – si è aperta una riflessione sulla possibilità di derogare al limite dei due mandati per quanto riguarda i consiglieri comunali.“
“Io non parlo di un voto dei senatori che ancora deve esserci. Dico che la nostra forza è la partecipazione della democrazia diretta. Il voto su Rousseau è un momento di unione e non credo che bisogna usare quel 40% con discorsi alla Cirino Pomicino . E sono contento che ci siano dei senatori che hanno detto che si adeguano al voto degli iscritti”.
Quindi tra i pentastellati Luigi Di Maio e Beppe Grillo si è stipulata la pace? Ricordiamo le parole del comico genovese sull’operato dell’attuale leader: “Di Maio ha solo 32 anni ci vuole un po’ di pazienza”. “Non c’è mai stato un bisticcio“, ha invece detto Beppe Grillo, uscendo dall’hotel Forum, dove si è tenuto il Vertice.
Ilaria Genovese