25 arresti per traffico internazionale di stupefacenti, detenzione illecita di armi ed associazione mafiosa. Colpita la cosca Mancuso, egemone tra le ‘ndrine della provincia di Vibo Valentia.
Questa mattina è scattata l’operazione “Ossessione”, condotta da più di 300 uomini del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro e della Scico di Roma. Indagini coordinate dalla Dda della Procura di Catanzaro. L’azione delle fiamme gialle ha riguardato tre regioni e si è svolta contemporaneamente tra Calabria, Puglia e Lombardia. Nel mirino degli inquirenti la cosca Mancuso, di Limbadi. 25 persone, ritenute responsabili di un ramificato traffico di droga, sono finite in manette. Accusate a vario titolo di spaccio internazionale, associazione mafiosa e detenzione illegale di armi. Tra essi membri di spicco della cosca, ma anche personaggi di secondo piano. Tra cui, un’ex comparsa della serie televisiva Gomorra, responsabile del rifornimento di armi.
Secondo le accuse, i fermati avevano allestito un traffico internazionale di stupefacenti. Pare che avessero stabilito collegamenti diretti con il Sud America per l’importazione della cocaina. I canali li mettevano in contatto direttamente con Colombia, Venezuela e Repubblica Domenicana. Rapporti anche con alcuni trafficanti olandesi. L’organizzazione, intenzionata a diversificare investimenti e operazioni, aveva intrecciato rapporti anche con un cittadino marocchino residente a Milano. Pare che fungesse da tramite tra la cosca ed i cartelli maghrebini che gestiscono il traffico di hashish dal Nord Africa.
I membri dell’organizzazione stavano molto attenti a depistare eventuali intercettazioni o pedinamenti. Un’accortezza quasi maniacale che ha dato il nome all’operazione della Guardia di Finanza, ma che non ha impedito agli inquirenti di arrivare agli arresti di oggi.
Le indagini non hanno solamente posto in risalto l’internazionalità dell’operazione criminale, ma anche la ramificazione nel Nord Italia. I contatti intessuti con la criminalità lombarda le permettevano di distribuire grossi quantitativi di cocaina.
Spicca il ruolo delle donne all’interno del traffico di droga. Tre di esse sono tra gli arrestati. I loro compiti variavano da quello di intermediarie fra le diverse organizzazioni, a quello di co-finanziatrici. Insomma non solamente funzioni comprimarie, ma anche di alto rango, specialmente fra i cartelli sudamericani.
Le indagini sono durate a lungo. Negli ultimi mesi le forze dell’ordine, oltre a tracciare i confini dell’attività criminale, hanno eseguito anche ingenti sequestri di stupefacenti. Tuttavia, come ammesso dagli stessi inquirenti, si tratta di una quantità risibile, in confronto alla mole di droga importata.
Antonio Villella