Il primo germoglio di cotone lunare
Un germoglio di cotone è nato sul nostro satellite, segnando probabilmente un passo storico nella storia dell’esplorazione umana dello spazio. È infatti la prima volta che una coltura terrestre si sviluppa su un corpo celeste diverso da casa nostra, la Terra per l’appunto.
Il germoglio di cotone è nato in una mini-serra stabilita dalla missione Chang’e-4 sul lato nascosto della Luna. La stessa agenzia spaziale cinese (Cnsa) ha reso noto l’importante fatto. Oltre al cotone, i cinesi hanno portato sul satellite anche semi di patata, di una pianta da fiore nota come Arabidopsis e persino uova di moscerino della frutta.
Secondo fonti del governo orientale, l’obiettivo ultimo di questo esperimento è quello di salire un ulteriore gradino verso la conquista dello spazio. Infatti, qualora la creazione di una piccola biosfera dove innestare colture andasse a buon fine, il procedimento potrebbe essere riadoperato per il sostentamento di colonie spaziali.
La missione continua
Gli organi di stampa cinesi hanno divulgato molti dettagli sulla crescita del germoglio di cotone. Secondo queste, un trattamento biologico progettato dalla Cnsa ha reso i semi dormienti per tutti i 20 giorni richiesti dal viaggio sulla Luna.
Una volta stabilita la mini-serra, l’agenzia spaziale ha dato il segnale per iniziare l’irrigazione delle colture. La biosfera artificiale creata dai cinesi è una struttura a traliccio contenuta in una scatola metallica, un contenitore di circa 18 cm con all’interno anche acqua e terra. Al momento, tuttavia, il germoglio di cotone sembra essere la sola pianta ad aver sostenuto una crescita cellulare.
Una telecamera, posta all’interno della piccola serra, ha registrato ogni attimo della nascita della prima pianta lunare.
L’esperimento della Cnsa, in collaborazione con 28 università cinesi, è da inquadrare nell’ambito della nuova corsa alla Luna. La Repubblica Popolare ha infatti confermato il lancio imminente di altre 4 missioni sul satellite.
Condizioni proibitive
Il contenitore di 18 cm adibito a mini-serra pesa circa 3 kg. In questa biosfera artificiale, il problema principale è quello di mantenere un clima favorevole alla crescita delle piante. Le temperature esterne lunari, infatti, oscillano da -173 gradi centigradi a oltre cento gradi. Un piccolo tubo all’interno della scatola permette al germoglio di cotone e gli altri innesti di godere della luce proiettata sul nostro satellite dal sole. Oltre a uova di moscerini e semi di piante, l’agenzia spaziale cinese ha inserito anche alcuni lieviti.
L’ossigeno a disposizione delle colture, qualora l’intero processo vada a buon fine, dovrebbe essere rinnovato dalla presenza dei vegetali stessi.
In passato, gli scienziati della Stazione spaziale internazionale avevano coltivato in orbita alcuni semi. Quanto fatto dalla missione cinese potrebbe dare inizio a una nuova era per l’umanità, qualcosa che solo la pochi scienziati hanno avuto il coraggio di immaginare.
Stefano Mincione