Uno strano e insolito caso è avvenuto in Cina in questi ultimi giorni. A Xiamen una donna cinese si è svegliata, e, con grande sgomento, si è resa conto di non riuscire più a sentire la voce del suo fidanzato, né tantomeno le altre voci maschili.
Nessun problema, invece, per quanto riguarda le voci femminili.
Pochi sintomi hanno preceduto lo strano fenomeno; solo un fastidioso ronzio alle orecchie, avvertito la sera prima, seguito da un senso di nausea.
Al Qianpu Hospital hanno cercato di studiare il caso, e, dopo molte indagini e test uditivi, la diagnosi della dottoressa Lin Xiaoqing è stata quella di perdita di udito a bassa frequenza, o perdita di udito con pendenza inversa. Dunque, essendo le voci maschili più basse di quelle femminili, la donna ha maggiore difficoltà a captarle.
Probabile che sia lo stress ad aver provocato questa parziale perdita dell’udito. La signora Chen, questo il cognome della paziente, ha, infatti, rivelato di aver lavorato più del dovuto di recente, e di non dormire abbastanza.
Secondo i medici, comunque, ci sono buone probabilità che la paziente riprenda completamente l’udito e che possa, quindi, tornare ad ascoltare senza problemi anche le voci maschili.
Ma questa rara patologia, che colpisce solo uno su tredicimila pazienti con problemi di udito, può avere anche origine genetica. E se in Italia ben sette milioni di persone soffrono di disturbi uditivi, arriva addirittura a 590 milioni il numero di persone in tutto il mondo vittime di problemi all’udito, e molti di loro non hanno mai utilizzato un apparecchio acustico.
Ad ogni modo, la sordità alle voci maschili resta un fenomeno insolito, opposto a ciò che dicono alcune ricerche scientifiche, ovvero che è la voce della donna a stressare e deteriorare il cervello maschile. Quello stesso cervello maschile che da sempre tende a bollare le donne come “logorroiche” e a perdere, forse volutamente o forse no, il filo del discorso quando loro parlano.
Marialuisa Sorge