Galeotto fu il cinguettio
Il nuovo anno è sicuramente iniziato male per due dipendenti addetti ai social Huawei. Quella che sembrava la classica notizia fake, creata ad hoc per suscitare ilarità tra gli internauti, si è rivelata essere vera.
L’account ufficiale del colosso cinese delle telecomunicazioni ha realmente augurato buon anno a tutti i suoi clienti utilizzando un dispositivo della concorrenza.
Prendendo in prestito una metafora calcistica, molti hanno interpretato questa svista come un colossale autogol a livello di marketing.
Nonostante la tempestività nel rimuovere il cinguettio incriminato, i due dipendenti non hanno fatto i conti con la spietatezza del mondo della rete. Gli auguri, seppure rimasti online per poco tempo, non sono infatti passati inosservati. Qualcuno ha anche fatto degli screenshot, immortalando così la gaffe social.
A quanto sembra, Huawei aveva delegato la gestione dei propri canali di comunicazione a un’azienda esterna, chiamata Sapient.
Quest’ultima, assieme a Huawei stessa, avrebbe deciso la punizione.
La punizione dei due dipendenti
Dopo aver localizzato i colpevoli, e quantificato i danni di immagine, le aziende Sapient e Huawei hanno risparmiato i due dipendenti dal licenziamento. In ogni caso, il loro errore non è passato impunito.
Le società avrebbero infatti retrocesso entrambi di un livello, riducendone gli stipendi a 5000 Yuan al mese, in Euro, 640. In più, il direttore del marketing digitale Huawei, vedrà il suo stipendio bloccato sino alla fine dell’anno.
Secondo quanto raccontato dai due dipendenti, a parziale scusante dell’ errore, un guasto tecnico avrebbe impedito loro di scrivere gli auguri da un computer fisso.
A questo punto, pur di augurare a tutti gli utenti Huawei un felice anno nuovo, gli impiegati avrebbero ripiegato su un dispositivo mobile. Fatalmente, nessuno dei due si è accorto che lo smartphone che stavano usando fosse targato Apple. L’inconveniente tecnico, probabilmente, ha salvato i due dipendenti dal licenziamento.
Non è la prima volta che qualcosa di simile accade con Huawei. Nella scorsa primavera, l’attrice Gal Gadot aveva pubblicizzato un nuovo modello dell’azienda cinese sempre con un tweet tramite Iphone. Leggerezza che può essere perdonata a un testimonial occasionale, ma non a dei professionisti del settore.
Stefano Mincione