La violenza
Ha messo un guinzaglio alla compagna e l’ha trascinata fino a farla svenire. Sarebbe stato da arrestare anche se l’avesse fatto a un cane. Invece l’uomo in questione l’ha fatto a un essere umano. A una donna oltretutto, che era anche la ‘sua’ donna. E’ successo a Napoli, nei pressi dei Gradoni di Chiaia, e poteva andare molto peggio.
Un uomo violento
Forse è dopo una lite che lei decide di lasciarlo. O forse aveva programmato di parlargli da tempo.
Sembra che lui fosse un violento e avesse già avuto reazioni di questo tipo. Agli agenti che sono intervenuti la donna ha in seguito dichiarato che il suo compagno l’aveva minacciata di uccidere il cane che lei amava tanto.
Comunque siano andate le cose, l’uomo avrà pensato di avere sulla sua compagna diritti che trascendevano la volontà della donna. Così, quando lei scende in strada con cane e valige per attuare i suoi propositi, lui la raggiunge mentre attende un taxi.
Tragedia sfiorata
La picchia con calci e pugni. Evidentemente però la cosa non gli basta e allora prende il guinzaglio del cane, lo mette al collo della donna, e con questo la trascina lungo i gradoni. Lei sviene, naturalmente. Ma poteva morire. Se alcuni passanti non avessero avvisato la polizia municipale, forse oggi le notizie di cronaca avrebbero riportato l’ennesimo femminicidio.
Gli agenti hanno accompagnato la donna all’ospedale Cardarelli di Napoli per le cure mediche. L’uomo è stato portato in un vicino locale. Rischiava il linciaggio. Violenza genera violenza, purtroppo. E un uomo che mette un guinzaglio alla compagna non fa certo simpatia.
Interrogato dagli agenti avrebbe detto che la sua compagna soffriva di una carenza di ferro cronica, per questo sarebbe svenuta. Ci vuole una bella faccia tosta. Arrestato, è stato condannato per direttissima a 1 anno e 4 mesi.
La donna è stata dichiarata guaribile in 21 giorni dai traumi. Quelli fisici. Per quelli emotivi, è un’altra storia.
Questo tarato aveva probabilmente guardato il controverso (leggi inguardabile) film di Pasolini, Salò, con i giovani prigionieri dei vecchi depravati tenuti al guinzaglio. Oppure è un fan di Iggy Pop degli Stooges. O peggio, come temo, si è visto un pornazzo estremo che ha fermentato nel suo cervello bacato.
Non me ne vogliano i buonisti, ma sua vittima deve prenderlo a frustate, solo così gli equilibri saranno ristabiliti. Spero in questa bella notizia, in cui le vittime imparano a difendersi nel modo più consono, invece di accettare supinamente museruola e guinzaglio.