Sarà perchè la passione verso questo sport sembra non avere limiti (probabile) o perchè si è deciso di investire molto su questo movimento (molto probabile), fatto sta che negli ultimi anni, in Italia, il calcio femminile è cresciuto a livello esponenziale. Ed è tutto molto bello.
La visibilità è (quasi) tutto. Come posso conoscere qualcosa se non so che esiste? Detto, fatto. La copertura mediatica del calcio femminile non è mai stata abbondante come quest’anno. Sky e Federazione Italiana Giuco Calcio (FIGC) hanno siglato un accordo pluriennale per sostenere e sviluppare il calcio femminile e garantirne una maggiore visibilità. Sky, oltre ad approfondire l’intero movimento attraverso programmi dedicati, trasmetterà una partita a settimana del campionato di Serie A e il Mondiale che si disputerà in Francia nella prossima Estate (si, l’Italia ci sarà!).
La UEFA poi vuole creare una piattaforma streaming dedicata al calcio in rosa, sempre per creare maggiore visibilità e far crescere l’immagine dell’intero movimento. Forza e coraggio!
Calcio Femminile, breve storia
Il calcio femminile si affacciò (molto) timidamente nella metà dello scorso secolo, quando a Trieste furono fondate due società. Erano gli anni appena dopo la fine della Guerra e l’idea era di girare per la Penisola con l’intento di portare amore patrittico verso la città di Trieste.
Meno timido fu il tentativo successivo. La promotrice fu la baronessa napoletana Angela Attini di Torralbo, la quale, seppur spinta da motivi di propaganda politica, era una sincera appassionata di calcio. Nel 1958 fondò l’Associazione Italiana Calcio Femminile, ma non fu abbastanza.
Nessuna timidezza accompagna il terzo tentativo. Nel 1965, a Milano, Valeria Rocchi fondò due squadre, grazie al sostegno di Angelo Moratti. Fu l’inizio: nacquero altre squadre in diverse regioni tanto che nel 1968 venne costituita la Federazione Italiana Giuco Calcio e si disputò il primo campionato nazionale (vinse il Genoa!).
Il numero di giocatrici aumentarono sempre di più e questo portò alla fondazione di altre squadre. E oltre al campionato di Serie A, fu creato quello di Serie B; nel 1971 si arrivò anche alla formulazione di un torneo di Coppa.
L’anno della svolta fu il 1986: l’organizzazione autonoma del calcio femminile divenne parte della FIGC e la sua struttura venne affidata alla Lega Nazionale Dilettanti (LND). Fu costituito il Comitato Nazione Calcio Femminile.
Oggi il calcio femminile conta circa 23 mila tesserate.
https://www.youtube.com/watch?v=TrW0OsBoocQ
Il Calcio Femmile in Europa e nel Mondo
Come detto, in Italia sta crescendo molto negli ultimi anni ma in altre Nazioni il calcio femminile è una certezza da parecchio tempo. Alcuni numeri: le calciatrici tesserate in Germania sono 250mila, in Francia 170mila, in Inghilterra 90mila e in Danimarca circa 70mila. In questi Paesi i maggiori club calcistici affiancano la squadra maschile a quella femminile, entrambe in modo professionistico.
Negli Stati Uniti, Giappone, Canada, Corea del Sud e Brasile, il calcio femminile è estremamente popolare, soprattutto perché favorito dall’inserimento dello sport nelle attività scolastiche. Più conoscenza, più pratica e più campionesse: probabilmente Usa e Giappone sono le nazionali più forti!
La strada è ancora lunga ma il calcio femminile in Italia sta vivendo una sorta di Rinascimento. Organizzazione, Obiettivi e Passione porteranno il movimento molto lontano.
Alberto Pastori