Le città fantasma in Giappone
Sparse per tutto il territorio nipponico ci sono quasi 10 milioni di case vuote.
Le ultime ricerche parlano di una situazione che peggiorerà nel tempo. Secondo queste, entro il 2040 saranno circa 900 le città fantasma nel Paese.
Il Fujitsu Research Institute conferma il pessimismo, seppur entro un periodo di tempo inferiore. Riprendendo i dati del 2013, l’istituto stima che entro il 2023 le case disabitate saranno 20 milioni.
Tra i distretti più colpiti, anche le aree rurali della città metropolitana di Tokyo. Okutama è una di queste. Situata nella parte occidentale del territorio della capitale, ha una densità abitativa di 23 persone per chilometro quadrato. Famosa per la natura rigogliosa e l’industria di carbone, corre il rischio di diventare in pochi anni una città fantasma.
Per evitare questo destino, il governo cittadino ha deciso di aprire le sue porte a chiunque ne faccia richiesta, stranieri inclusi.
I requisiti per fare domanda e contesto generale
Ci sono comunque dei requisiti da rispettare per ottenere l’abitazione.
In primo luogo, chi ne fa richiesta si deve stabilire definitivamente a Okutama e investire nell’eventuale ristrutturazione dell’immobile.
Secondariamente, ci sono altre tre richieste, di cui se ne deve soddisfare almeno una. Il nuovo proprietario deve avere meno di 40 anni, oppure essere genitore di un figlio non ancora maggiorenne (18 anni). In alternativa, avere un genitore under 50.
La situazione abitativa giapponese va contestualizzata nel generale calo demografico. Nonostante sia una tra le popolazioni più longeve del pianeta, nascono sempre meno bambini e i giovani si inseriscono con difficoltà nel mondo del lavoro. Ciò significa che, quando i vecchi proprietari muoiono o si trasferiscono presso case di riposo, mancano giovani in grado di sostenere le spese abitative. La ricerca di prospettive lavorative migliori, inoltre, allontana le persone dalle zone rurali, dando luogo all’aumento delle città fantasma.
Dove trovare le case disponibili
Le case senza proprietario sono in vendita presso il portale “Akiya Banks”, traducibile con “casa vacante”. Le informazioni sul sito, al momento, sono esclusivamente scritte in inglese e giapponese. In ogni caso, le uniche spese d’acquisto sono le tasse sull’immobile e le commissioni d’agenzia. Un vero e proprio Black Friday immobiliare.
Come detto in precedenza, le abitazioni sono locate per lo più in zone rurali.
La scarsissima densità abitativa di queste aree fa da contraltare a quella che si registra nei grandi centri urbani, meta della migrazione contadina.
Anche la superstizione giapponese ha un ruolo nella comparsa delle città fantasma. Infatti, secondo molte tradizioni, le case vacanti sono la dimora degli spiriti degli ex proprietari defunti. Gli spiriti sarebbero anche presenti nelle abitazioni i cui proprietari sono morti in solitudine o in seguito a omicidio o suicidio.
Che sia questa la via giusta per arginare il declino demografico?
Stefano Mincione