Una chiesa dei Paesi Bassi ha deciso di usare ogni mezzo a sua disposizione per aiutare una famiglia armena.
Una chiesa a l’Aia di Bethel sta tenendo messa da oltre 500 ore, al fine d’impedire alle forze dell’ordine di espellere la famiglia Tamrazyan dalla città, quella in cui vivono ormai da oltre 8 anni. Per far sì che la funzione procedesse ininterrottamente per tre settimane, si sono mobilitati moltissimi fedeli e non si sa per quanto ancora andrà avanti.
“Quando abbiamo iniziato, sapevamo che sarebbe stata una celebrazione molto lunga, che avremmo potuto sederci qui per settimane, se non mesi” ha spiegato Theo Hettema, presidente del Consiglio generale dell’Aia.
Una famiglia di armeni è a rischio espulsione
Una famiglia armena composta da padre, madre e 3 figli (di 15, 19 e 21 anni) ha trovato rifugio nella chiesa dell’Aia a Bethel, qui da oltre 3 settimane pastori, fedeli e volontari si sono riuniti in una funzione religiosa per ora ininterrotta, in modo da evitare la deportazione della famiglia nel suo Paese natale.
La famiglia Tamrazyan, infatti, vive nei Paesi Bassi da oltre 8 anni:
“Abbiamo fatto del nostro meglio in Olanda tutti questi anni. Ora non possiamo andare a scuola né uscire. Non siamo liberi. Sono contento di tutto il sostegno che stiamo ricevendo, ma non siamo liberi”, ha raccontato il figlio maggiore al quotidiano Ad.
La famiglia Tamrazyan verrà comunque espulsa?
Se infatti è vero che per le leggi vigenti in Olanda la polizia non dovrebbe interrompere la funzione religiosa, è pur vero che probabilmente la mossa adottata dalla chiesa serva solo a prendere tempo prima che l’inesorabile decisione venga applicata dallo Stato.
Lo ha spiegato lo stesso presidente del Consiglio generale della Chiesa protestante a L’Aia, Theo Hettema, che ha dichiarato:
“Non abbiamo illusioni. Potrebbe finire con i furgoni dell’immigrazione, potrebbe terminare perché non possiamo più continuare la funzione. Ma non è una ragione sufficiente per non farlo. Per ora continueremo. La famiglia sa molto bene come sta la situazione.”
Durante un’intervista televisiva Mark Habers, il ministro olandese per l’Integrazione, ha spiegato semplicemente che la famiglia di migranti “non ha alcun diritto a ricevere protezione internazionale“ e che per questo “non potrà rimanere nei Paesi Bassi”.
Alice Antonucci