La 33esima edizione della Huawei Venice Marathon si è conclusa oggi tra vento e pioggia battente, che hanno costretto gli organizzatori a variare il percorso finale. La vittoria è andata all’etiope Mekuant Ayenew Gebre, con il tempo di 2 ore, 13 minuti e 24 secondi.
La 33esima edizione della Huawei Venice Marathon, la competizione podistica che si svolge annualmente a Venezia e dintorni, ha visto come protagonisti assoluti vento e pioggia battente. In alcuni punti l’acqua ha raggiunto e superato i 115 cm: i corridori si sono trovati letteralmente con l’acqua alle ginocchia.
Le condizioni meteo hanno costretto gli organizzatori a variare la parte finale del percorso, escludendo quindi da esso a causa della marea piazza San Marco, dove l’acqua è arrivata a 135 cm. Gli atleti hanno dunque percorso Riva degli schiavoni e tagliato il traguardo in Riva Sette Martiri.
Nonostante tutto gli atleti si sono dati battaglia, concludendo con successo la Venice Marathon. Le condizioni climatiche hanno influito non poco sui tempi finali: oltre all’immane fatica, gli atleti hanno dovuto rallentare nei tratti con l’acqua alta.
Il vincitore della 42 km è stato l’etiope Mekuant Ayenew Gebre (2 ore, 13 minuti e 24 secondi), secondo il keniano Gilbert Kipleting Chumba (2 ore, 13 minuti e 52 secondi) e terzo il keniano Stephen Kiplimo (2 ore, 13 minuti e 58 secondi). Nella corsa femminile invece ha trionfato la keniana Angela Jemesunde Tanui, con il tempo di 2 ore, 31 minuti e 27 secondi.
Tra gli italiani si è distinto Luca Solone, il quale ha tagliato il traguardo in 2 ore, 31 minuti e 31 secondi classificandosi decimo. Nelle sue parole tutta la difficoltà delle condizioni meteo:
L’ultima parte è stata molto dura, a causa del vento e dell’acqua. Ma sono soddisfatto del risultato raggiunto, e voglio ringraziare tutti.
Quella di Venezia è stata una grande impresa, che solo i più forti e resistenti sono riusciti a completare. Speriamo che il prossimo anno possa splendere il sole su questa importante competizione.
Marco Giglia