L’Unione europea vuole salvare l’accordo sul nucleare iraniano. L’annuncio dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini, al termine di una riunione Onu a New York.
Le dichiarazioni di Federica Mogherini
Secondo gli ispettori Onu, i risultati dell’accordo nucleare con l’Iran sono stati positivi: Teheran ha ridimensionato drasticamente il suo programma nucleare. Muovendosi in modo conforme a tale accordo, Federica Mogherini ha dichiarato:
Riunione Onu: i principali firmatari dell’accordo sul nucleare al tavoloGli stati membri dell’Ue istituiranno un’entità legale per facilitare transazioni finanziarie legittime con l’Iran.
Parlando a fianco del ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, la Mogherini ha aggiunto “In termini pratici, ciò significherà che gli Stati membri dell’Ue istituiranno un’entità legale per facilitare transazioni finanziarie legittime con l’Iran e ciò consentirà alle compagnie europee di continuare a commerciare con Teheran in conformità con la legislazione dell’Ue“. Inoltre, l’Alto rappresentante – che tre anni fa fu uno degli artefici della storica intesa assieme all’allora segretario di Stato americano John Kerry – ha precisato che “I partecipanti a questa riunione” – riferendosi a Cina e Russia – “hanno accolto con favore la proposta di mantenere e sviluppare canali di pagamento, in particolare l’iniziativa di istituire un veicolo apposito per facilitare i pagamenti dei prodotti di esportazione iraniani, compreso il petrolio“.
Vecchi accordi, nuove strategie
Gli Stati Uniti – che sotto la presidenza Obama erano stati tra i principali firmatari dell’accordo – si sono ritirati e hanno imposto pesanti sanzioni all’Iran – che entreranno in vigore il prossimo 4 novembre – con l’obiettivo di azzerare le esportazioni di petrolio greggio (attualmente, Teheran, a fronte di oltre 3,5 milioni di barili al giorno prodotti, ne esporta circa 2 milioni).
Il nuovo strumento annunciato da Federica Mogherini, del quale devono ancora essere elaborati i dettagli tecnici, sembra avere proprio l’obiettivo di aggirare le sanzioni commerciali all’Iran imposte dagli USA, poiché queste danneggerebbero in maniera significativa anche le aziende europee presenti nel Paese mediorientale.
Il nuovo sistema dovrebbe facilitare le attività commerciali delle compagnie petrolifere e di aziende di altro genere in Iran, senza dipendere dai mercati statunitensi e dal dollaro. In altre parole, sembrerebbe voler sostituire il cosiddetto Swift, ovvero, il sistema di transazioni internazionali controllato dagli Stati Uniti, affinché le aziende europee possano continuare a fare accordi commerciali con Teheran, dato che sanzioni secondarie degli USA danneggiano anche queste. Infatti, è di pochi giorni fa l’annuncio della Volvo di volersi ritirare dal mercato iraniano perché questo “non riesce a pagare”. Allo stesso modo, Eni e Total, si sono già ritirate dal Paese persiano, così come grandi aziende automobilistiche e meccaniche, come Psa e Siemens.
Insomma, sembra che gli eventi degli ultimi anni, specie le politiche del presidente Trump, spingano alla creazione di accordi commerciali inediti, che ridisegnano gli equilibri geopolitici del mondo.
Domenico Di Maura