Il capoluogo lombardo non ha avuto la sua Cinecittà ma questo non vuol dire che non sia stato scelto da grandi cineasti per le loro opere. Antonioni, Olmi, Visconti ne hanno fatto lo scenario di loro celebri film a loro tempo ma adesso è il turno di nuovi, giovani autori che dovranno fomentare con le loro opere le serate del festival cinematografico cittadino per una nuova e vibrante edizione.
Il festival, presieduto e fondato da Beniamino Saibene, quest’anno inizierà il 28 settembre, avendo come luoghi strategici Piazza XXV Aprile, il nuovo e smagliante cinema Anteo a via Milazzo, la Cineteca Spazio Oberdan (fermata M1 Porta Venezia), Palazzo Litta, la Cascina Cuccagna, il Piccolo Teatro e Base Milano a via Bergognone.
Il programma illustra l’apertura al mondo del festival nelle scelte dei film in concorso: dal kibbutz del film The Dive si passa infatti all’Oriente di The Third Wife di Ash Mayfair con tappe in Africa (The Mercy of the jungle), nella comune atipica di Denmark di Kasper Rune Larsen e nella Middle America di Thunder Road di Jim Cummings.
L’horror entrerà nella XXIII edizione del festival con il film Luz di Tilman Singer.
Per la sezione Cortometraggi si è arrivati ad un totale di 38 opere realizzate da registi di ben trenta nazionalità diverse e tutti under 40.
I fuori concorso mantengono alte le aspettative: il festival porterà a Milano la nuova opera psichedelica di Gaspar Noé, Climax, Non Fiction con Juliette Binoche e di Olivier Assayas, The Image Book di Jean-Luc Godard, The World is yours di Romain Gavras con Vincent Cassel, Isabelle Adjani e François Damiens.
Ma uno degli eventi imperdibili è la masterclass gratuita di Matteo Garrone celebrato con la proiezione del suo film Estate romana presso la Cineteca di Spazio Oberdan il primo ottobre dalle ore 20.
La Sezione Ultra Reality renderà il festival ulteriormente più succoso insieme ad eventi collaterali presso le varie sedi della rassegna.
Il festival si presenta così come uno degli eventi più importanti della stagione in quel di Milano per cinefili e non, per vivere la città meneghina sotto il fascino dell settima arte.
Antonio Canzoniere