La massoneria è un’istituzione esclusivamente maschile. Questo perché l’insieme di precetti su cui si basa danno molta importanza alla mascolinità, che si rispecchia nei riti a cui vengono sottoposti i membri; tuttavia è indubbio che tale discriminazione verso le donne ha anche un fondamento di tipo storico, se consideriamo le origini storiche delle logge massoniche.
Edward Lord con i paramenti da massone. Fonte: edwardlord.org.Ciononostante, la massoneria si è sempre distinta per una grande inclusione rispetto alla provenienza geografica, l’appartenenza religiosa e culturale, unendo le menti più brillanti nel perseguire uno scopo comune, ossia il progresso dell’umanità: tale obiettivo è ben incarnato d’altronde nel celebre motto della Rivoluzione Francese, Libertà, Uguaglianza Fraternità, che è anche il motto di alcune logge. Non a caso la massoneria ebbe un grande sviluppo in concomitanza con la diffusione dell’Illuminismo, degli ideali liberali e del progresso scientifico. La segretezza che contraddistingueva e contraddistingue queste società derivava sia dal bisogno di nascondersi in un’epoca in cui la libertà di stampa e d’opinione non esistevano, sia dal carattere esoterico che permea la massoneria. In quell’epoca essere massone era percepito quasi come una moda da quanto era diffusa e non è un segreto che molti personaggi storici o famosi abbiano fatto parte della massoneria o società similari.
Massoneria e inclusività
In un’epoca come la nostra, in cui il tema dell’inclusività è molto sentito, un’istituzione così particolare come la massoneria è ovviamente oggetto di attacchi per l’esclusione delle donne. Tali accuse hanno colpito via Twitter anche il politico e amministratore inglese Edward Lord, classe 1972, del Partito Liberale Democratico. Infatti è un grande sostenitore della comunità LGBT, di cui fa parte, essendo bisessuale e identificandosi come non binario; al contempo è anche massone. La sua risposta, riportata dal Telegraph, è stata:
Sono dell’idea che [in quanto massone] ho maggiori possibilità di cambiare le cose dall’interno […]. È qualcosa [l’esclusione delle donne nella massoneria] a cui penso e con cui lotto continuamente. Se dipendesse solo da me, cambierei le cose, ma devi trovare 250.000 membri che stiano dalla tua parte. […] Non raggiungeremo mai quel risultato, a meno che alcune persone dentro l’organizzazione non dicano: “Hey, questa cosa non ha senso, perché non la cambiamo?”
Tutto ciò si inserisce in particolare nell’ammissione delle donne transgender nelle logge massoniche, anche in seguito alla legislazione inglese, che permette ai transgender medicalizzati di accedere a luoghi esclusivi per un sesso o l’altro, mentre non vale per quelli che non hanno iniziato il percorso di transizione. Questa discrepanza forse può essere colmata grazie alla riforma del Gender Recognition Act.
Barbara Milano
Se The Mail e Telegraph hanno citato correttamente Lord, loro (Lord) stanno giocando politica a scapito dell’uguaglianza dei sessi, proprio come hanno fatto con la loro difesa della Commissione degli standard dello status quo massonico al consiglio comunale di Londra nei dibattiti del 20016/17. Anche se ci sono 250.000 muratori affiliati alla Gran Loggia – la figura appare gonfiata rispetto ad altre fonti – il Signore non ha bisogno di portarli tutti con sé sulla questione dell’uguaglianza. Infatti, data la loro potente posizione all’interno del consiglio della City di Londra, Lord difficilmente ha bisogno di prendere con sé dei massoni – solo una manciata per far sì che solo le logge degli uomini vengano cacciate dai locali di questa autorità locale; che invierebbe un messaggio potente. Se il Signore vuole essere preso sul serio come un politico che è appassionato di diversità, loro (Signore) dovrebbero smettere di fare scuse per il sessismo e il patriarcato quando si tratta di massoneria e iniziare ad affrontare il problema delle sole pensioni e della loro influenza nella City di Londra ottenendo che tali istituzioni siano bandite dai locali delle autorità locali.
Il Signore potrebbe aver allertato la Gran Loggia in merito a varie questioni legali relative all’identità di genere, ma la loro guida in merito è stata distribuita per garantire che le logge massoniche non infrangessero la legge. Il fattore decisivo nell’emanazione di questa guida, quindi, sembra essere la pressione esterna (la legge). Sembrerebbe che Lord abbia adottato una posizione di “cambiamento dall’interno” perché è meno efficace di “cambiare dall’esterno”. Privilegiamo entrambe le forme di influenza e nella loro posizione di consigliere della City of London, Lord è perfettamente in grado di condurre una campagna per la messa al bando di tutte le logge maschili dai locali della City di Londra. Se Lord fosse serio nell’affrontare la disuguaglianza, questo è ciò che farebbero. Ci rimane l’impressione che il Signore stia sostenendo le riforme parziali come un modo per preservare, per quanto possibile e di fronte a una società e leggi che cambiano, lo status quo.
https://reclaimec1.wordpress.com/2018/08/01/edward-lord-sex-discrimination-in-the-city-of-london/
If The Mail and Telegraph have quoted Lord correctly then they (Lord) is playing politics at the expense of sex equality just as they did with their Standards Committee defence of the freemasonic status quo at the City of London council in debates in 20016/17. Even if there are 250,000 masons affiliated to the Grand Lodge – the figure appears inflated when compared to other sources – Lord does not need to take them all with them on the issue of equality. Indeed, given their powerful position within the City of London council, Lord hardly needs to take any freemasons with them – just a handful to get men only lodges kicked out of this local authority’s premises; which would send a powerful message. If Lord wants to be taken seriously as a politician who is passionate about diversity, they (Lord) should stop making excuses for sexism and patriarchy when it comes to freemasonry and start tackling the issue of men only lodges and their influence in the City of London by getting such institutions banned from local authority premises.
Lord may have alerted the Grand Lodge to various gender identity legal issues but their guidance on the matter was circulated to ensure masonic lodges were not breaking the law. The deciding factor in the issuing of this guidance, therefore, appears to be external pressure (the law). It would seem Lord has adopted a stance of ‘change from within’ because it is less effective than ‘change from without’. We favour both forms of influence and in their position as a City of London councillor, Lord is perfectly placed to lead a campaign for the banning of all male lodges from City of London premises. If Lord was serious about tackling inequality this is what they would be doing. We are left with the impression Lord is championing partial reforms as a way of preserving – as far as possible and in the face of a changing society and laws – the status quo.
I don’t think that one-sex only societies like freemasonry should be banned, because it should be done so to all female-only societies: if we find out, they’re sexists as freemasonry: in fact, they exclude people from joining their organisations just on the basis of sex. The exclusivity of freemasonry, as I explain in the piece, is strictly connected with the exoteric aspect of the society itself, that’s why law protect this status, just like it protects the status of any other association. Lord is doing what they/he can do, trying to convince their/his brothers first, which I think is the best way to reach some point. The fact that transgender people are welcomed even if FtM or MtF, should be seen as a great step forward. Freemasonry has three hundred years of tradition and history which are difficult to erase in just one day.
In the end, I thank you for having expressed your opinion, even if it disagrees with mine.