Zeus40 realizza una nuova opera nella periferia est di Napoli e s’intitola: ‘Cura ‘e Paure’. L’opera rappresenta l’immagine di un nucleo familiare unito con cui l’artista Zeus40 vuole tramandare l’importanza e il senso della cura. Lo street artist ha interpretato il tema dando vita ad una famiglia immaginaria del Parco dei Murales. Ognuno dei suoi componenti è stato scelto da una delle quattro grandi palazzine.
Sono Ilenia, Francesco, Giovanni e Stefania, abitanti del Parco dei Murales che hanno partecipato con gran gioia alla realizzazione di questo nuovo murales. Ritratti per l’artista dalla fotografa Vasiliki Ioannou. Quello di Zeus40 è l’ultimo di otto temi valori espressi ed evocati dalle opere dopo quelli di: integrazione, gioco, lettura, calcio, maternità, solidarietà e territorio.
Cosicché i quattro abitanti diventano simbolo di attiva partecipazione ed impegno prendendosi cura di quanto insieme condiviso e prodotto. Tutto ciò grazie alla bellezza delle opere e dei loro forti significati. Il murales realizzato su di una grande facciata hanno preso vita attraverso colori chiari e freschi che delineano le silhouette degli abitanti del Parco dei Murales.
Pertanto la famiglia non soltanto come gruppo privato ma, soprattutto, come insieme di persone con la quale si condivide un quartiere. Similmente la cura, velata poesia che fa loro da sfondo, un invito che si conclude con “abbi cura che la bellezza abbia cura di te”. Il titolo in lingua napoletana si rifà a Kevlar, nota canzone dei 24 Grana.
Zeus40
Luca Caputo in arte Zeus40 sin da piccolo mostra una forte propensione per il disegno. Pur non seguendo un percorso di studi artistici ha coltivato quotidianamente la sua passione da autodidatta. Inizia a dipingere con gli spray nel 2000 quando, affascinato dai graffiti che circondano la periferia della sua città, decide di seguire le orme dei grandi writer campani.
Nei primi anni si ispira fortemente ai Wildstyle newyorkes, con il passare del tempo e con uno studio costante ed approfondito del lettering riesce ad allontanarsi dagli standard classici. Maturando un writing innovativo e personale. Nel corso degli ani di attività partecipa, come ospite, ai più importanti eventi di graffiti, nazionali e internazionali.
Oltretutto ha esposto in diverse mostre internazionali tra cui: Graff me Lebanon a Beirut; Mister Freeze e Graffiti Fever a Tolosa. Napoli città creativa in pop art presso il PAN di Napoli, Aerosoul playground a Marsiglia. Un Musee’ a’ ciel ouvert a Parigi, Gold members a Strasburgo. Artcurial a Tolosa. Scritto senza inchiostro presso il museo archeologico di Teano e partecipa alla XIII Biennale dei giovani artisti d’Europa a Bari.
Una delle sue opere è stata installata all’interno dell’edificio del Dipartimento della Gioventù del Consiglio dei Ministri. Per volere del Ministro delle politiche giovanile Giorgia Meloni. Nel 2014 è uno dei protagonisti del documentario “Naples, Labsurde et la grace” per l’emittente francese France3. Entra a far parte del comitato di sviluppo di Inward osservatorio per la creatività urbana oltre che membro dell’associazione Bereshit. La prima Associazione per la creatività urbana (Acu), campana con la quale realizza molti interventi di ripristino urbano in tutta la penisola.
Il Parco dei Murales di Ponticelli
Situato nella periferia est di Napoli uno dei territori più giovani per demografia tra i dieci della conurbazione partenopea e con il più alto tasso di dispersione scolastica e disoccupazione. Si tratta di un complesso urbano residenziale edificato dopo il terremoto del 1980. Attualmente accoglie un migliaio di abitanti. Ormai noto come: Parco dei Murales.
Nel 2015 è stato avviato un progetto di riqualificazione artistica e rigenerazione sociale, su iniziativa ed a cura esclusiva di INWARD – Osservatorio sulla Creatività Urbana. Obiettivo del progetto è l’animazione territoriale di scenari desolati e complessi poiché segnati da livelli non premianti, dove si percepisce che la mancanza di decoro urbano e d’identità allontana dal rapporto con il proprio contesto di vita quotidiana.
Tra le altre opere che occupano le facciate degli edifici, realizzate dal 2015 ad oggi, vi sono: Ael. Tutt’egual song’ e criature di Jorit AGOch; A’ pazziella ‘n man e’ criature di ZED1. Lo trattenimento de’ peccerille di Mattia Campo Dall’Orto; Chi è vuluto bene nun s’o scorda di Rosk&Loste.‘A Mamm’ ‘e Tutt’ ‘e Mamm’ di La Fille Bertha. Tutte realizzate con tematiche e contenuti vicini alla realtà del quartiere per un importante progetto che intende creare un nuovo legame col territorio. Grazie anche alla Street Art.
Altre opere
Fonte immagini: Parco dei Murales.
Felicia Bruscino