Sono passati 17 anni da quel tragico 11 settembre 2001, quando i TG di tutto il mondo raccontavano di due aerei che si schiantavano nelle facciate delle Torri Gemelle a poca istanza l’uno dall’ altro, causando il collasso del World Trade Center di New York, facendo diventare le immagini delle Torri Gemelle che crollavano, secondo dopo secondo, un ricordo impresso nella mente di tutti noi. Vengono stimate a 2753 le vittime dell’ attentato newyorkese , ma a distanza di molti anni, alcune di queste non hanno ancora un nome.
Il Lavoro Di Identificazione
Ad occuparsene è stato l’ Istituto Medico-Legale di New York, che da 17 anni si occupa di dare un nome alle 2753 vittime, con a capo la responsabile Barbara Sampson :
“Nel 2001 avevamo preso l’impegno con le famiglie di fare tutto il necessario per identificare i loro cari e questo è il risultato dell’investimento della nostra squadra in questa missione, che prosegue. Sentiamo un obbligo sacro nel continuare il nostro lavoro”
L’ Istituto Medico Legale di New York nei primi due anni di ricerca è riuscito a dare un identità a ben 1500 vittime, ma poi col passare del tempo la media è diminuita drasticamente perchè i campioni erano composti per lo più da ossa: elemento difficile da analizzare per ricavare un campione di DNA. Ad oggi restano da identificare ancora 1100 persone
Identificata la 1642esima vittima
Nella giornata di oggi, 26 luglio, è stata resa nota l’identificazione di una nuova vittima a causa della caduta delle Torri. Si tratta di Scott Michael Johnson, che all’epoca dei fatti aveva 26 anni. Scott era un analista finanziario che lavorava nella banca d’affari Keefe, Bruyette and Woods , all’ 89.simo piano del World Trade Center. Il padre Tom, inoltre, è un membro del consiglio di amministrazione del Memorial Museum. Si tratta della prima identificazione del 2018, la precedente risale a luglio 2017.
Gianluca Simone