In Bocca al Lupo !!!
A tanti è capitato di ricevere un: “in bocca al lupo” e di rispondere spontaneamente: “crepi!!!” scatenando una reazione di indignazione, disgusto alcune volte rabbia o di essere guardati con una snervante sufficienza per poi venire corretti con un imperativo: “si dice evviva il lupo non crepi gne gne gne”.
La formula salva-lupo arriva dagli animalisti più convinti, quelli che evidentemente credono che qualcuno rispondendo: “Crepi!!!” possa poi imbracciare il fucile per andare ad uccidere il maestoso animale.
Il moderno, innovativo e cruelty free : “evviva il lupo” viene legato alla protezione di mamma lupa per i suoi cuccioli che in caso di pericolo spostano la prole trasportandola in bocca, comportamento condiviso anche con altri canidi e con l’amico dell’uomo per eccellenza: “il cane”.
“anche perché come mentula dovrebbero spostare e proteggere i cuccioli ? Avessero la proboscide e due uzi forse userebbero quelli.”
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Qual è la risposta corretta ?
L’augurio: “in bocca al lupo” ha origini antiche e incerte, ma tutte le varie teorie hanno in comune la funzione apotropaica, ovvero la capacità di allontanare gli influssi maligni come fosse una formula magica.
Il lupo nella tradizione popolare e in particolare in quella medioevale è la personificazione del male, il nemico, era considerato un animale aggressivo e vorace, come riporta il: “Vocabolario degli Accademici della Crusca nella prima edizione del 1612”.
Il Lupo seminava morte tra animali da allevamento e persone e così diventò protagonista negativo di fiabe e leggende in tutta Europa. I cacciatori venivano chiamati, principalmente da agricoltori e pastori, per uccidere questi animali e a testimonianza del lavoro svolto, i cacciatori riportavano le carcasse o le teste per ricevere la loro sudata ricompensa. “In bocca al lupo” era infatti l’augurio di una buona riuscita della ciccia nel gergo dei cacciatori, questo prima di diventare un augurio di riuscita in una impresa difficile. “Andare in bocca” secondo il dizionario è sinonimo di: “andare in preda” il Boccaccio scrive: «Io n’andréi in bocca del diavolo, nel profondo dello ‘nferno, e saréi messa nel fuoco penace» quindi: “bocca” non va inteso nel senso stretto del termine ma ha un significato figurato come del resto lo ha il lupo e quindi: “in bocca al lupo” può essere tradotto in: “andare in preda al nemico”.
Non serve a questo punto spiegare che rispondere: “evviva il lupo” è un po come dire: “che vinca il nemico” e non ha molto senso.La risposta sicuramente più corretta e sensata è quindi: “crepi !!!” crepi il nemico. Nel caso però questa risposta turbi la vostra sensibilità si può sempre replicare con un neutro e asettico: “grazie” che fa sempre la sua porca figura.
“Nessun canis lupus è stato maltrattato per scrivere questo articolo”
Andrea Ianez