Si chiama Bussa Krishna, ha 31 anni ed è un contadino del remoto villaggio di Konne, nello stato indiano di Telangana. Segno particolare è la sua adorazione spasmodica per Donald trump.
Avere un idolo verso il quale si prova una forte ammirazione è sicuramente una cosa molto diffusa. Chi non ha mai appeso nella stanzetta il poster con l’immagine del proprio artista preferito? Ognuno di noi adora qualcuno tra cantanti, scrittori, attori, personalità di spicco di ogni tipo. E tra essi anche i politici. Come dimenticare le emozioni regalate dalla scorsa campagna elettorale, in cui l’attuale Ministro Matteo Salvini regalava la possibilità di prendere un caffè con lui al fan più devoto, con il mirabolante concorso “Vinci Salvini“? E come dimenticare il video, che fece il giro del web, della signora che cantava “Meno male che Silvio c’è” con più passione di Al Bano mentre intona un acuto? Per la cronaca, video girato in realtà nel 2013 da Hamid Masoumi Nejad, corrispondente della RTV iraniana in Italia, durante un comizio elettorale romano di Silvio Berlusconi.
Trump è un vero e proprio dio per Bussa Krishna
Il politico preferito di Bussa è Donald Trump. Possiamo definire la sua come una vera e propria adorazione più che una semplice ammirazione. Ha dedicato la sua stanza Puja, cioè il luogo della casa dedicato alla preghiera e alla meditazione, al presidente statunitense. Lì ha installato una sua fotografia e si reca presso di essa per adorarla e pregare diverse volte al giorno, insieme ad altre persone. Bussa pubblica regolarmente fotografie di lui che adora il presidente degli Stati Uniti sulla sua pagina Facebook. Fa delle offerte di vermiglio, di curcuma e di fiori alla foto. La porta con sé ovunque vada, dichiarando apertamente la sua devozione all’insolita divinità.
Da dove nasce quest’insolita ammirazione
Si legge sull’Hindustan Times che l’idea di adorare il Presidente degli Stati Uniti ha colpito Krishna dopo che Srinivas Kuchibhotla, un ingegnere informatico indiano, è stato ucciso da un veterano della marina statunitense in un presunto atto di odio nel febbraio dello scorso anno.
Sono stato molto addolorato per l’incidente. Pensavo che l’unico modo in cui il presidente degli Stati Uniti e il suo popolo potessero capire la grandezza degli indiani è quello di mostrare il nostro amore e affetto nei loro confronti. È per questo che ho iniziato ad adorare Trump con la speranza che le preghiere lo raggiungessero un giorno.
Ed effettivamente l’uomo dice che il Presidente si sarebbe accorto della sua opera di devozione. Bussa Krishna ha affermato infatti di aver ricevuto un messaggio da Trump su Twitter il 19 giugno, nel quale ci sarebbe scritto:
Krish from India is a very close friend of mine; out of the billions and billions of Indians, he is my favourite. He’s able to channel dragon energy from worshipping my photos; may be low-energy Jeb Bush should give it a try; I’d be happy send him a pic! See you soon Krish!
Nonostante non sia stato in grado di capire se realmente il messaggio provenga da Trump, l’indiano è convinto che lo sia e ciò lo fa sentire al settimo cielo. Non manca chi gli ha dato del pazzo, affermando che le preghiere di un villaggio remoto dell’India non possano raggiungere il Presidente. Ma l’uomo ha dichiarato di avere una forte fiducia in ciò che sta facendo.
Non è la prima volta che un presidente viene adorato
Adorare i politici non è una novità in India, secondo quanto si apprende sempre dall’Hindustan Times. Indiani da tutto il paese hanno dato lo status divino ai leader politici e alle stelle del cinema, erigendo statue e costruendo templi in loro onore.
Si pensi al ministro MG Ramachandran o al compianto leader dell’AIADMK J Jayalalithaain, ai quali sono stati dedicati vari templi e santuari. Persino il primo ministro Narendra Modi aveva un tempio a lui dedicato, ma è stato rimosso in seguito alla sua disapprovazione: disse infatti di esserne inorridito.
Gli Hindu: i nazionalisti indiani che amano Trump
Bussa Krishna non è l’unico ad amare Trump. Già da qualche anno, un gruppo di nazionalisti indiani, gli Hindu Sena, avevano espresso grande ammirazione per le politiche di Trump. In particolare, sono stati attirati dalla sua posizione sull’immigrazione musulmana negli Stati Uniti e la retorica contro Isis. Nel maggio 2016, il gruppo aveva organizzato una cerimonia di adorazione dedicata al Presidente statunitense, con tanto di foto, incenso e offerte agli dei.
Il leader, Vishnu Gupta, aveva dichiarato:
È il nostro eroe. Stiamo pregando per Trump perché è l’unico che può aiutare l’umanità. È l’unico che può mettere fine al terrorismo islamico.
Insomma, Donald Trump è sicuramente una delle figure più controverse dei tempi moderni, le cui posizioni hanno spesso fatto discutere. Ma per Bussa Krishna e tanti altri, soprattutto in India, non c’è dubbio: è un eroe.
Rossella Micaletto