Tra le tante creature e misteri che si celano nella suggestiva location del cratere della terra del mito, ci sono sicuramente loro: Le Fate al lago D’Averno.
“La leggenda narra che le Fate di Ameral siano nate da una goccia di rugiada che, sciolta dai primi raggi del Sole del mattino e scivolando all’interno dei boccioli dei Fiori, porta a schiudere questi ultimi per dar vita ad una nuova piccola creatura fatata. Una volta nata, ciascuna Fata ha un proprio Fiore che custodisce, diffondendo le emozioni e i sentimenti ad esso legati “
Così, Regina Ciricelli, la fata Koralyn ha guidato i partecipanti presenti sulle sponde del lago D’Averno, alla conoscenza delle proprie compagne, raccontandone la nascita, il ruolo all’interno del clan, e i segreti dei loro fiori.
Le Fate al lago D’Averno, le ha portate l’associazione Ultima Voce. Regina Ciricelli ha magnificamente interpretato Koralyn, conducendo gli spettatori alla scoperta delle altre Fate :Carolina Balestrieri, Pina Barletta, Annalisa Pernella ed Edgarda Fruttaldo, queste le Fate che hanno dato vita alla rappresentazione sulle sponde del lago decantato da Virgilio.
Alla fine del percorso, tutte le Fate assieme, approfittando del fatto che il giorno di San Giovanni, e la vigilia che lo precede, sono da sempre considerati intrisi di magia, perché dopo il solstizio d’estate il sole è al suo apice e imprime nuovo vigore alla natura e alle sue creature. Per incanalare queste energie positive, le Fate hanno preparano la cosiddetta “acqua di San Giovanni” : pozione che ha il potere di purificare, preservare dalle malattie e dal malocchio, chi vi si asperge.
Per chi l’avesse perso, sappia che le Fate ritorneranno presto al lago D’Averno, e chissà se non porteranno con loro qualche altro amico magico.