Che la danza classica non sia un mondo riservato solo ai corpi femminili non è una novità. Basti pensare alla carriera e all’enorme bravura che contraddistingue il nostro Ètoile Roberto Bolle. Ma nella storia di Chase Jonhsey c’è di più: è un ragazzo che non ha solo il sogno di danzare, ma di essere una ballerina. Sì, con la “a”! E ci è riuscito.
Il debutto nell’English National Ballet
Chase Johnsey ha visto avverarsi il suo sogno e ha debuttato nella “Bella Addormentata“ dell’English National Ballet, tra le fila di un corpo di ballo che, prima del suo arrivo, era composto da sole ragazze.
Come si apprende dall’Ansa, la direttrice Tamara Rojo ha tenuto a precisare che non si tratta di un “colpo pubblicitario“, ma ha offerto il ruolo a Chase per un motivo ben preciso:
È un segno del mondo in cui viviamo. Ci sono diverse razze, culture e opinioni riflesse nella nostra compagnia e Chase e’ un altro aspetto di questa prospettiva.
Il percorso per diventare una ballerina
Chase Johnsey, americano, ha 33 anni ed è un autodidatta. Si definisce di “genere fluido“. Usa comunque i pronomi maschili quando parla di sé. Aveva da tempo intrapreso la strada per arrivare a danzare come una donna. In particolare, per raggiungere quest’obiettivo, ha modificato innanzitutto il suo corpo per farlo assomigliare sempre di più a quello una donna, pur senza cancellare del tutto la sua mascolinità.
Si è sottoposto a diverse operazioni chirurgiche per rendere più femminili i tratti del proprio volto. Grazie all’aiuto di un nutrizionista ha perso venti chili. Poi, seguito da un personal trainer e dalla direttrice di un corpo di ballo, Louipa Araujo, ha lavorato per modificare e allungare i suoi muscoli. Johnsey ha quindi ridefinito le proprie forme, perdendo massa muscolare, ma allo stesso tempo conservandone la forza.
Una storia di passione e determinazione
A 14 anni Chase imparò da solo a stare sulle punte, ballando segretamente. Poi, la sua carriera iniziò a New York con Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, una compagnia di soli uomini. Il repertorio era composto di parti sia maschili sia femminili, arricchite con un tocco di burlesque. Aveva poi deciso di lasciare la compagnia affermando di aver subito delle molestie da parte di alcuni colleghi durante le prove.
Chase si era fatto notare per la delicatezza delle sue interpretazioni. Nel 2017 vinse il National Dance Award britannico. E oggi Chase si gode il suo sogno nel National English Ballet.
La storia di Chase, il “ragazzo ballerina“, è degna di essere raccontata, perché può fungere da ispirazione per tutti coloro che hanno un sogno che a prima vista sembra irrealizzabile. Poi, ci permette di riflettere sul concetto di identità di genere e su quanto sia importante riconoscerlo e valorizzarlo. Forse qualcuno davanti alla storia di Chase storcerà il naso, mosso da quell’inspiegabile insicurezza e ignoranza di fondo che caratterizza la transfobia. E invece non ci sono freni di fronte alla determinazione di un ragazzo, che non si è fermato di fronte al suo cromosoma Y, figuriamoci di fronte a qualche detrattore!
Rossella Micaletto