Troppe assenze
A causa delle troppe assenze fatte durante l’anno scolastico, una scuola di Gallipoli (Lecce) ha deciso di bocciare uno dei suoi alunni. In un anno aveva fatto un totale di 335 ore di assenza, superando il limite previsto dalla legge. Avrebbe quindi dovuto ripetere la seconda media, ma, al termine dell’anno scolastico, i genitori hanno fatto ricorso al Tar di Lecce, difesi dall’avvocato Luigi Quinto. Il Tar di Lecce ha inizialmente disposto la sospensiva della decisione, permettendo al ragazzino di frequentare la terza media.
La decisione del Tar
Come riportato da Blitzquotidiano, il Tar di Lecce ha stabilito che si è trattato di un provvedimento troppo severo e ha condannato la scuola e il ministero della Pubblica istruzione a pagare le spese sostenute dalla famiglia per un importo di 4 mila euro.
La difesa del legale si era concentrata su due punti in particolare. Nonostante le numerose assenze, il rendimento del ragazzo era comunque superiore alla sufficienza; le assenze erano dovute in parte a problemi di salute legati a una patologia intestinale, e in parte alla separazione che stava avvenendo tra i genitori, portando il padre a trasferirsi a Roma. Infine gli insegnanti non si sono mai preoccupati di avvisare la famiglia del rischio di bocciatura.
Pertanto i giudici amministrativi hanno permesso di sospendere la bocciatura e di riconoscere l’eccessiva severità della scuola nella decisione di fargli ripetere l’anno. Infatti “in presenza di tali elementi l’ipotesi di una bocciatura andava valutata con particolare attenzione e avrebbe necessitato di una motivazione rafforzata, anche alla luce delle possibili azioni che la scuola avrebbe potuto porre in essere nel caso specifico oltre a quelle consuete (ad esempio mediante comunicazioni alla famiglia o la convocazione dei genitori al fine di rendere noti i rischi di una non ammissione), nell’ambito di un rapporto improntato a reciproca e fattiva collaborazione”.
Camilla Gaggero