Blu è il nome della bambina che due genitori di Milano hanno scelto per la loro figlia. Ma, secondo la Procura di Milano non è quello giusto.
Il nome della bambina non corrisponde al sesso
Dopo un anno e mezzo di vita, forse Blu non potrà più sentirsi chiamare con questo nome. Questo perché, il nome non corrisponde al sesso. Secondo la Procura di Milano, quindi, il nome dovrà essere rettificato.
Questo è quello che si sono sentiti dire i genitori di Blu che, se non sistemeranno il “problema” dovranno accettare un nome deciso dal giudice.
Rischia di essere il giudice a decidere il nome di nostra figlia, se non ne indicheremo noi uno. Sembra che la legge non lo impedisca
Queste le parole di Luca, il padre di Blu. In effetti, secondo l’articolo 35 del Dpr 396/2000 il nome del nascituro deve corrispondere al sesso. Ed è a proprio questo articolo che si riferisce il magistrato. Nella lettera di convocazione è scritto:
Considerato che si tratta di nome moderno legato al termine inglese Blue, ossia il colore blu, e che non può ritenersi attribuibile in modo inequivoco a persona di sesso femminile l’atto di nascita deve essere rettificato anteponendo altro nome onomastico femminile che potrà essere indicato dai genitori nel corso del giudizio
Esistono altre Blu
Luca e Vittoria, i genitori della bambina, erano stati avvisati dal personale dell’anagrafe. Questi, infatti, dopo aver visto che il nome della bambina era Blu, avevano riferito che la loro scelta poteva essere contestata.
Questo è successo oltre un anno fa, pensavamo che tutto fosse a posto. Invece, abbiamo avuto la brutta sorpresa. Giovedì dovremo andare in tribunale a Milano per conoscere la decisione del giudice, che si aspettano da noi un nuovo nome, da mettere prima di Blu. Cosa che non abbiamo intenzione di fare
I genitori parlano di discriminazione, considerando che esistono altre donne il cui nome è Blu. Non è solo la figlia di Beyoncé infatti a chiamarsi così ma anche una bambina di Genova e una donna ligure.
Secondo i dati Istat, anche se Blu è un nome moderno e abbastanza raro, in Italia viene comunque usato. Lo stesso è considerato unisex e, l’onomastico, cade il primo novembre, festa di Ognissanti.
Il nome della bambina forse rimarrà lo stesso, o forse dovrà essere modificato, non lo sappiamo. Di certo c’è che, in questo modo, sembra essere un po’ limitata la libertà individuale.
Elena Carletti