Mirella Gregori è scomparsa da Roma il 17 maggio del 1983. Come inghiottita nel nulla, un pomeriggio come tanti, ha salutato la madre intorno alle 15.30 per uscire, dicendo che sarebbe tornata dopo pochi minuti. Aveva, così raccontò, un appuntamento a Porta Pia con quell’amico che le aveva citofonato. Ma a casa non fece più ritorno.
Emanuela Orlandi scomparsa 46 giorni dopo
Venne inghiottita nel nulla e nessun clamore accompagnò questa scomparsa: una ragazza di 15 anni che si allontana da casa non è cosa poi così rara. Le cose cominciarono a cambiare quarantasei giorni dopo. Il 22 giugno del 1983 scomparve dal centro di Roma un’altra ragazza di soli 15 anni: Emanuela Orlandi. La scomparsa di Emanuela, contrariamente a quella di Mirella, saltò quasi subito sotto le luci dei media e della cronaca, la 15enne era, infatti, cittadina Vaticana. I due casi non vennero subito associati. Accadde quando Panorama, in una servizio pubblicato il 3 luglio 1983 sulle ragazze scomparse a Roma, pubblicò la foto della Gregori accanto all’allora pontefice Paolo Giovanni II. Da quel preciso istante cambiarono le sorti investigative del caso Gregori che cominciò ad essere associato a quello della scomparsa della Orlandi. Dovrebbe far riflettere il fatto che solo dopo l’uscita di questo servizio di Panorama, cominciarono anche le telefonate anonime che mettevano in stretta relazione la sorte delle due giovani.
Da quando venne mostrata l’immagine sorridente di Mirella accanto a Papa Wojtyla, anche le sorti investigative di questo caso vennero mescolate ai depistaggi, ai tentativi di strumentalizzazione e a tutte le più bislacche teorie che hanno costellato il ben più famoso e conosciuto caso Orlandi.
Gli appelli del Papa
Lo stesso Papa Wojtyla negli appelli rivolti ai presunti rapitori di Emanuela ( ben 8) fece cenno alla Gregori solo in un secondo momento. La prima domenica di luglio (il giorno 3) alla fine della consueta preghiera dell’Angelus Il Santo Padre sconvolse il mondo. Con il suo accorato appello accreditò la pista del rapimento per la cittadina vaticana. E forse proprio questo appello, per molti versi inspiegabile, a pochi giorni dalla scomparsa, quando ancora la famiglia non pensava ad una sorte così tremenda, attivò una serie di mitomanie e sciacallaggi senza precedenti. E Mirella Gregori con la sua storia, scomparve per la seconda volta.
35 anni dopo, parla la sorella di Mirella Gregori
Antonietta Gregori ha deciso di dedicare alla sorella una giornata di incontri presso l’Università eCampus, in via Matera a Roma. Insieme all’Associazione Penelope, ci cui fa parte, la sorella di Mirella vorrebbe sensibilizzare tutti sul problema delle scomparse. Sono 48.000 mila le persone di cui, dal 1974 ad oggi si sono perse le tracce. Un fenomeno enorme che potrebbe riguardare chiunque.
Vorrei che Mirella smettesse di essere una cittadina di serie B e, con lei, tutte quelle persone scomparse nel nulla. Un numero che equivale ad un piccolo paese, ma di cui ci si occupa ancora troppo poco
Mirella, negli anni, è sempre stata «l’altra Orlandi». Nonostante le ragazze non si conoscessero neanche, nonostante una vivesse in Vaticano e l’altra fosse figlia di commercianti. Mirella, come dichiarato dalla sorella, è rimasta sempre un po’ nell’ombra e come lei migliaia di scomparsi.
Marta Migliardi