A Londra, le cannucce per le bibite, i cotton fioc per l’igiene, i bastoncini per mescolare cocktail e molti altri prodotti, saranno messi fuori circolazione. Questa la volontà annunciata da Theresa May al summit annuale del Commonwealth, l’associazione delle ex- colonie del Regno Unito. Sembrano piccoli e irrilevanti oggetti, eppure, come tutti i prodotti di plastica, sono dannosissimi per l’ambiente.
Proprio per via delle loro dimensioni infatti, si tende spesso a sottovalutarne l’impatto ambientale, ma ciò che sfugge è l’enorme quantità utilizzata. Per rendere l’idea, prendiamo come esempio le cannucce: una nota catena di fast food ha dichiarato che ogni giorno i suoi clienti utilizzano 60 milioni di cannucce. Ciononostante, la vita di questi oggetti monouso, è molto breve: considerando sempre la nostra semplice cannuccia, siamo soliti ad usarla per pochi minuti, giusto il tempo di sorseggiare una bevanda, per poi gettarla, nel migliori dei casi, nel cestino. Nel peggiore, ma più frequente e realistico dei casi invece, spesso senza rifletterci, le si getta nell’ambiente circostante, non pensando che quei pochi minuti di piacere nel bere la nostra bibita, costeranno alcuni decenni alla natura per smaltirla. Ma siccome le abitudini sono sempre dure a morire, se non se ne vuole fare proprio a meno, esistono anche valide alternative, come le cannucce 100% biodegradabili o quelle riutilizzabili, prodotte con acciaio o vetro.
Tuttavia l’Inghilterra, oltre ad aver fatto con questa iniziativa un grande passo avanti per combattere l’inquinamento dovuto alla plastica, mira a convincere e sensibilizzare anche gli altri paesi che fanno parte del Commonwealth. La plastica d’altronde, è un materiale piuttosto complesso e prima di degradarsi si frantuma in pezzi sempre più piccoli, che scambiati per cibo, vengono ingeriti dalla maggior parte degli animali marini, compresi pesci e molluschi, così da far entrare assurdamente i sacchetti di plastica e i cotton fioc nella nostra catena alimentare.
Questo non vuol dire tornare all’era primitiva, i prodotti “usa e getta” hanno apportato sicuramente molti vantaggi, ma usarne di meno, raccoglierli e smaltirli in modo appropriato, può migliorare ancora di più la nostra vita, e questa non è faccenda soltanto degli ambientalisti.
Roberta Rosaci