Il tuo viso non ti rappresenta più
Il tuo corpo è ricoperto di lividi
I tuoi panni sporchi di sangue
Dicono che è stata colpa tua, ti sei menato da solo,
hai sbattuto la testa al muro,
ti sei riempito di pugni,
TU SEI PAZZO!
Ti sei ammazzato con le tue stesse mani, senza motivo,
qualche ora fa eri così sorridente, felice,
e ora non ci sei più, non ci sei a difendere la tua verità,
non ci sei a raccontare quello che hai subito,
DA SOLO,
come un cane,
davanti a chi crede di essere più forte, perché sostenuto da altri,
ma non lo sanno, non lo sanno che la forza non si misura con la violenza,
non lo sanno che tra te e loro non c’è differenza,
anzi forse si, loro sono vigliacchi, spietati,
tu no, tu sei forte, tu sei innocente,
ma sei solo, sei solo in quella stanza, e gridi,
e implori di smettere, di smetterla di picchiarti, di offenderti,
tu non hai fatto niente.
Ma loro non ti ascoltano, continuano, ridono, si divertono, sono in tanti,
possono farti quello che vogliono!
Ma chi è che lo decide?
Perché tu sei solo?
Perché ti picchiano?
Perché ti odiano così tanto?
Le forze per gridare, ora non le hai più,
smetti, cosa altro puoi fare?
aspetti che l’incubo finisca!
Quando sei steso lì,
in quel tavolo di obitorio, freddo come te,
senza vita, senza anima,
tua mamma piange, non riesce a guardarti,
tua sorella ti fissa, immobile, non ti riconosce,
ma capisce, lo sa che non eri pazzo, lo sa che quelle botte non te le sei tirato da solo,
e allora tu non sei morto, non ancora.
La tua forza la trasmetti a lei,
lei lotta,
lei cerca la verità,
ci prova, con tutte le prove che ha a disposizione,
con tutta la voglia di vivere che tu avevi,
spera di farla questa maledetta giustizia,
spera di essere ascoltata,
ci crede…
Ma purtroppo le hai trasmesso anche la tua solitudine,
lei è sola,
ma lotta, lotta anche da sola,
non c’è verso !
Tutti assolti
E lì tu muori…