Alla vigilia dell’8 Marzo il sondaggio sullo stalking: 12,6% le donne perseguitate

8 Marzo

In occasione della data dell’8 Marzo nella quale si festeggiano le donne, è stato effettuato dalla Eurispes un sondaggio. Eh si, purtroppo il tema è ancora una volta la violenza ai danni del gentil sesso. Ma stavolta il sondaggio pare andare contro le previsioni.

Fonte: futuracentrostudi.org

La fonte

L’ente privato italiano che ha fornito il resoconto di questa statistica, è un Istituto di studi politici, sociali ed economici che si occupa dal 1982 di ricerca politica, sociale e della formazione. Il suo attuale presidente è il sociologo e docente Gian Maria Fara. Tuttavia di lui ricordiamo anni fa il coinvolgimento nell’Inchiesta avviata dalla procura di Bari per l’accusa appropriazione indebita di denaro sui corsi di formazione.

L’esito sorprendente

I dati, alla vigilia dell’8 Marzo, illustrano che solo il 12,6% delle donne ha subito atti persecutori reiterati nel tempo che vengono riassunti con la parola stalking. E menomale verrebbe da dire! Ma ci si aspettava anche che la percentuale fosse addirittura maggiore per tutte le notizie e il dilagarsi della follia umana dell’ultimo decennio. Quasi la totale maggioranza delle donne che sono state chiamate ad intervista, affermano con certezza che il fenomeno stalking è in aumento.




Per l’esattezza otto su dieci temono atti di violenza e persecuzioni. Ma, soltanto il 12,6%, dichiara di aver subito veri e propri comportamenti oppressivi, ripetuti nel tempo e portatori di disagi. Siamo abituati ormai in maniera automatica a far risalire questi atteggiamenti e le violenze, agli ex-fidanzati, ai compagni gelosi piuttosto che ai mariti in via di separazione. Ma dal sondaggio emerge che solo in un caso su tre, lo stalker è l’ex partner. Andiamo a vedere nel dettaglio le percentuali:




 

Fonte: newsicilia.it

Le modalità di ‘attacco’

Il sondaggio dell’Euripes mette in luce che, sette volte su dieci, la condotta dello stalker si manifesta sotto forma di un messaggio sms o whatapp. E ancora, tramite telefonate continue ed ossessive. La percentuale più alta con cui si manifestano gli atteggiamenti del persecutore è quella del 58,5% che predilige la formula ‘insulto’. Poi ancora, il 48,6% delle donne intervistate afferma di essere stata vittima di diffusione di materiale personale quali foto e video, di affermazioni diffamatorie e oltraggiose. Il sondaggio ha poi sottolineato che quattro donne su dieci sono state costrette a subire appostamenti, veri e propri inseguimenti e minacce di vario genere tra cui anche quelle di morte. Inoltre il 23% ha subito danni a oggetti  personali e beni di proprietà. Per quanto riguarda invece le aggressioni fisiche, la percentuale è al 17% dei casi di ‘stalker da pronto soccorso’ spesso poi finite in tragedia. Sempre al 17% ritroviamo le molestie nei confronti della famiglia della vittima o agli animali della stessa.




Buon 8 Marzo a tutte le donne. E chi fa loro del male, le mimose domani, se le può tenere.

                                                                                                          Claudia Marciano

 

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